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di Fabrizio Cerella Sono ore concitate e drammatiche queste che precedono il voto di fiducia in Senato. Che Prodi pare a tutti i costi voler affrontare. Sono all’orizzonte le elezioni anticipate. Questa è la convinzione del ministro Fabio Mussi, portavoce di Sinistra democratica, che prefigura due scenari: o elezioni anticipate con questo governo o altre varianti, però brevi, per andare presto al voto. Mussi critica aspramente il Partito democratico, con dichiarazioni taglienti: “Il Pd è il partito di maggioranza del centrosinistra, è stato formato con l'annuncio della costituzione di una grande forza di stabilizzazione. Invece a tre mesi dalle primarie il governo è sull'orlo di una crisi, i Ds - cioè il maggior partito della sinistra - non ci sono più, e con la formula 'il Pd correrà da solo', non c'è più l'Unione, non c'è più il centrosinistra, complimenti. Un capolavoro politico”. Franco Giordano, segretario del Prc, sottolinea che la crisi di governo è il frutto specifico di una forte crisi della politica. Giordano allora rilancia la “questione morale”, collegandola strettamente al rinnovamento indispensabile della società italiana e al “superamento delle forme dell'attuale capitalismo”. “Dobbiamo produrre – dichiara Giordano - una rivolta morale nel paese, che è anche un grande bisogno di giustizia sociale. Occorre ricostruire un circuito vitale tra questione morale e tutela dei diritti sociali”. “La vicenda di Mastella - continua Giordano - riguarda proprio un'idea di gestione della politica e l'ultimo rabbrividente episodio di Cuffaro è il simbolo dell'arroganza e dell'idea di impunità e di autoassoluzione del ceto politico. E' venuta meno la cultura della trasformazione, la politica è diventata semplice gestione e governo dell'esistente”, per questo “la riforma morale deve accompagnarsi con i temi della giustizia sociale e della democrazia nel paese”. Condividi