AMANDA-RAFFAELE.jpg
PERUGIA - ''Sono stata trattata come una persona solo dopo avere fatto le dichiarazioni. E basta'': lo ha detto Amanda Knox prendendo la parola per una breve dichiarazione spontanea alla ripresa del processo davanti alla Corte d'assise di Perugia dopo la pausa per il pranzo. La giovane americana ha parlato in italiano, senza interprete. Ha fatto riferimento a quando in questura, prima del fermo suo e di Raffaele Sollecito le venne offerto da bere e da mangiare. ''Prima di questo - ha affermato in un italiano piuttosto incerto - e' stato come io ho detto''. Raffaele Sollecito ha sostenuto che la notte tra il 5 e il 6 novembre del 2007, quando venne fermato per l'omicidio di Meredith Kercher, voleva chiamare il padre dopo essere stato portato in questura per essere interrogato, ma questo gli venne impedito. Sollecito oggi pomeriggio ha reso una dichiarazione spontanea davanti alla Corte d'assise di Perugia. Il giovane ha anche sostenuto di avere ''chiesto di sospendere il verbale per avere un avvocato ma anche questo mi e' stato negato''. E' ripresa la deposizione del dirigente della sezione omicidi della squadra mobile di Perugia Monica Napoleoni davanti alla Corte d'assise che sta processando Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. La testimonianza era stata sospesa nella tarda serata di ieri dopo le domande dei pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi. Il sostituto commissario sta ora rispondendo alle domande della difesa di Sollecito, oggi in aula insieme alla Knox. In programma nella giornata le deposizioni anche degli altri funzionari di polizia impegnati nelle indagini. Sul verbale con il quale venne notificato a Sollecito e alla Knox il fermo per l'omicidio figurano 36 firme di investigatori. Il particolare è emerso nel corso della deposizione. Rispondendo all'avvocato Luciano Ghirga, uno dei difensori della giovane americana, in merito alle firme, la funzionaria della questura ha parlato "di una prassi". "Si tratta - ha aggiunto - di quelle di tutti i colleghi che avevano partecipato all'attività". Il sostituto commissario Napoleoni ha quindi ribadito di essere rimasta "colpita" per avere visto negli uffici della questura la Knox "fare la spaccata e la ruota" ma anche piangere. Stamani le domande delle difese si sono concentrate sulle modalità delle perquisizioni nella casa del delitto, sull'eventuale spostamento di oggetti e sulla verbalizzazione di testimonianze alla presenza di due persone contemporaneamente. Condividi