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PERUGIA - Sabato 28 febbraio, alle 21, al teatro Comunale di Gubbio, Isa Danieli è una trascinante e commovente Madre Coraggio nell’intramontabile capolavoro di Bertolt Brecht. Cristina Pezzoli, una delle nostre migliori firme del teatro di regia, dirige il numeroso e valido cast formato da Alarico Salaroli, Marco Zannoni, Lello Serao, Arianna Scommegna, Xenia Bevitori, Carlo Caracciolo, Matteo Cremon, Tiziano Ferrari, Vesna Hrovatin, Paolo Li Volsi, Patrizia Monti, Sergio Raimondi, Yang Shi. Bertolt Brecht scrisse “Madre Coraggio e i suoi figli” durante il suo soggiorno in Danimarca, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, la prima rappresentazione avvenne a Zurigo nel 1941. L’opera teatrale porta in scena le vicende verificatesi tra il 1624 ed il 1636 nel corso della guerra dei trent’anni (1618-1648); il conflitto fra Cattolici e Protestanti nel Sacro Romano Impero fornì alle potenze europee il pretesto per dare il via a una lotta che segnò la fine dell’egemonia asburgica in Germania e la sconfitta della Controriforma, cosa che provocò ingenti perdite demografiche e grave decadenza economica in particolar modo alla Germania. La protagonista del dramma è Anna Fierling, vivandiera/commerciante detta Madre Coraggio per aver sfidato le cannonate, durante l’assedio per portare a termine il suo commercio di pagnotte ammuffite. Gli affari vengono prima di tutto e, pur essendo bravissima nel suo “lavoro”, ciò non toglie che esso si basi prevalentemente sulla miseria e sulla sventura degli altri. Padrona di un carro, che utilizza sempre nei vari spostamenti, è accompagnata nel suo “viaggio di lavoro” dai tre figli che, giusto per inciso, hanno tre cognomi diversi considerato che Madre Coraggio non ricorda nemmeno i nomi dei padri con certezza. Schweizerkas è il figlio buono e onesto che, per troppa onestà, si fa uccidere da un sergente disonesto; Eilif, che è forte e robusto, aiuta la madre a spingere il carro e a fare affari, ma il brigadiere e il reclutatore lo portano via, arruolandolo nell’esercito; fortuna che Madre Coraggio segue sempre gli eserciti e ha modo di rivederlo tra un’eroica azione e l’altra e tra un massacro di contadini e un sequestro di bestiame. Arriva una pace temporanea, Eilif sarà processato e ucciso come criminale per le azioni commesse in guerra. Kattrin, la figlia muta, che sente di essere un grave peso per la madre, vive nella speranza della pace che difficilmente potrà arrivare così come il marito che lei sogna. Fortuna che la madre non l’abbandona dopo la morte dei fratelli e dopo che un cuoco le propone di buttar via Kattrin e andare a vivere con lui. Sarà l’unica vera eroina di tutta questa tragedia! Morirà per salvare la città e fermare la guerra. Per Madre Coraggio nemmeno i figli contano, vorrebbe tenerli fuori dalla guerra, ma non può fare a meno di sacrificarli o comprometterli “nella guerra…..in fondo, lo dice anche il brigadiere nella prima scena “è impossibile pensare di poter vivere della guerra, senza pagarle gli interessi”. Madre Coraggio, nonostante la perdita dei figli, non capisce che la guerra è un affare solo per potenti e pensa di poterne fare un affare personale al seguito degli eserciti in lotta. Durante le sue peregrinazioni per l’Europa incontra soldati e reclutatori senza scrupoli, una prostituta e un generale, un cuoco, un cappellano ecc… una umanità piena di miserie, dolori e cinismi a cui si è costretti ad assistere in guerra. “La guerra è solo la continuazione degli affari con altri mezzi, ma i grandi affari non li fanno la povera gente, e nella guerra le virtù umani diventano mortali” questa è, secondo Brecht, la morale del dramma. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it. Condividi