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TORGIANO - Promossa ed organizzata dal Comune, venerdì 13 Marzo 2009, alle 17, a Torgiano, presso Palazzo Malizia, si inaugurerà la raccolta di sculture in ceramica che Nino Caruso ha donato alla città di Torgiano. L’esposizione ospiterà 60 opere circa che documentano il percorso dell’artista a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso fino ai nostri giorni. All’inaugurazione interverranno il Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, l’Assessore alle Attività Culturali della Provincia di Perugia Pier Luigi Neri, il Soprintendente al Polo Museale Romano Claudio Strinati e il Direttore della Fondazione Guglielmo Giordano Andrea Margaritelli. Nino Caruso è legato profondamente alla Città di Torgiano alla quale ha dato un notevole apporto di idee e di opere, contribuendo alla qualificazione del centro storico e del territorio. Nel corso degli anni, un legame sempre più forte si è stabilito tra l’artista, i cittadini e l’Amministrazione Comunale la quale, in riconoscimento dei meriti acquisiti, ha voluto conferirgli la cittadinanza onoraria. Le opere, che documentano l’iter artistico di un maestro dell’arte ceramica contemporanea dagli inizi dell’attività sino ai giorni nostri, trovano un’adeguata collocazione nelle sale, funzionalmente attrezzate, di Palazzo Malizia. Le tipologie della stele, della colonna, del vaso, della lucerna, attestano il rapporto culturalmente pregnante con le forme della tradizione, reintepretate in chiave contemporanea. Le sobrie vetrine di accoglienza, l’appropriato sistema di illuminazione, conferiscono alle opere un’atmosfera evocativa, peraltro, ben esplicitata dall’artista nella serie di sculture che hanno come titolo “Memorie oniriche”. Dell’aspetto memoriale che caratterizza gran parte del suo lavoro, Nino Caruso ne rintraccia i segni nel passato lontano degli etruschi con il trono, lo scudo rituale e, più recentemente, nel motivo di “Africa Africa” in omaggio alla terra dove l’artista è nato, pur essendo di ascendenza siciliana. Le opere risultano, così, indicative di una coscienza culturale nella quale la memoria e il ricordo assumono un significato profondo. I passaggi da un ambiente all’altro sono segnati da cornici-arco costituite dall’assemblaggio di forme modulari che documentano il rapporto dell’artista con il design e l’architettura. Le opere sono realizzate con molteplici tecniche che Caruso ha riversato in numerosi manuali e testi teorici. Il progetto espositivo è scaturito dalla collaborazione di Nino Caruso con l’Architetto Fausto Battimelli. L’iniziativa, che si avvale del patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia e della Fondazione Guglielmo Giordano, si è concretizzata grazie al sostegno offerto dai tecnici della Margaritelli Italia S.p.A. ed il contributo della Listone Giordano. Condividi