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PERUGIA - ''E' necessario che l'Umbria prenda immediatamente le distanze dal folle patto tra Berlusconi e Sarkozy per il rilancio del nucleare nel nostro paese, rendendo indisponibile il proprio territorio a soluzioni antiquate, costosissime e perdenti''. Il presidente regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini ha commentato cosi' la grave scelta del governo italiano di siglare un accordo con il governo francese per la realizzazioone di quattro centrali nucleari in Italia. ''Quella del nucleare - ha aggiunto Dottorini - e' una scelta ideologica e perdente, che non produrra' risultati se non quello di bloccare i percorsi di modernizzazione del paese avviati con i provvedimenti in favore delle energie rinnovabili. Berlusconi individua una falsa soluzione per un problema serio La sua e' una follia che non tiene conto dei rischi concreti, della necessita' di contrastare il surriscaldamento del pianeta e dei costi per l'ambiente, per le piccole e medie imprese e per tutte quelle famiglie che gia' stanno investendo in impianti ad energia rinnovabile. L'energia dall'atomo e' infatti costosissima e pericolosa, non e' pulita - ha continuato Dottorini - ne' disponibile in grandi quantita'. E' noto a tutti che ai consumi attuali l'uranio fissile sarebbe disponibile per non piu' di 50 anni. Dobbiamo invece saper giocare la partita dell'innovazione, evitando di cedere a scelte vecchie e assistenzialiste''. Per l'esponente dei verdi-civici umbri, ''l'unica strada sono l'innovazione e le fonti rinnovabili. Per quanto ci riguarda torniamo a chiedere all'Umbria di ribadire la propria indisponibilita' - ha concluso Dottorini - ad accogliere centrali atomiche nel proprio territorio''. Condividi