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CORCIANO - Non c'è pace per l'Amministrazione comunale di Corciano che è preda di un nuovo rimpasto di giunta dopo i precedenti che hanno suscitato non poche polemiche. Questa volta ad andarsene, alla vigilia ormai del rinnovo del mandato, è addirittura il vicesindaco Ambra Marconi che ha comunicato la sua scelta con una nota quanto mai secca ed esplicita indirizzata al sindaco Nadia Ginetti: “Avendo già comunicato la mia adesione all’Unione di Centro, ed in assenza di serie ipotesi di costruzione di un’alleanza politica, ritengo corretto politicamente ed eticamente rinunciare all’incarico di vicesindaco nella tua Giunta”. Una uscita, dunque, nella direzione del grande centro postulato da Casini, cosa del resto non sorprendente viste le ripetute prese di posizione che hanno portato sovente la Marconi in contrasto con la Giunta della quale faceva parte, come ha sottolineato la stessa Ginetti in una sua nota diramata nel primo pomeriggio di oggi: “Era da tempo - ammette - che emergevano contrapposizioni tra la vicesindaco Ambra Marconi e il resto della Giunta circa gli indirizzi politico-amministrativi nella gestione del territorio legati al nuovo modello di sviluppo su cui abbiano lavorato in questi cinque anni e che ha portato, tra l’altro, alla proposizione di un nuovo Regolamento Edilizio e alla recente bocciatura di alcuni Piani di lottizzazione". Una spiegazione la sua, che, come si vede, si basa essenzialmente su differenti valutazioni di ordine urbanistico-ambientale e che trascurano, a nostro parere, gli aspetti più politici di una vicenda che segna il fallimento del tentativo attuato dal Pd anche a Corciano di sfondamento verso il centro. Fatto che ha determinato profonde rottura in seno alla tradizionale alleanza di centrosinistra che da decenni governa quell'amministrazione comunale. Un appiattimento su posizioni, anche di natura urbanistica e ambientale, che non sono certo patrimonio della sinistra e che alla lunga non ha neppure portato a quel rafforzamento della compagine amministrativa che il Pd si augurava. A questo punto appare perciò tardivo il tentativo del Sindaco Ginetti di ricollocarsi su posizioni che in questi anni non sono state sue, affermando che il nuovo regolamento andrà in particolare "ad imporre vincoli per una maggior qualità edilizia, una limitazione alla edificabilità, una maggiore salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio ed una forte propulsione nell’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia”. Tutte cose impossibili da realizzarsi nel brevissimo periodo che resta da qui al termine del mandato, considerato anche che da sinistra gli è stata più volte rivolta l'accusa di averle trascurate. Come pure non convince appieno la sottolineatura della Ginetti riguardo ad fatto che già due anni fa aveva ritirato la delega della Marconi "a seguito della sua inerzia nel portare avanti tale incarico assegnatole, riattribuendola al nuovo assessore Betti per la promozione dell’ambiente e delle energie rinnovabili". Resta il fatto innegabile che la Marconi ha continuato sino ad oggi a mantenere il suo posto in una Giunta e che quella di andarsene è stata una sua libera scelta; Giunta dalla quale sono stati invece allontanati altri protagonisti che le si erano politicamente contrapposti. "Ambra Marconi - si afferma infine nella nota diramata dal Comune - aveva più volte assunto una posizione in contrasto alla linea di tutela voluta dalla Giunta Ginetti, delineando una divergenza politica non più superabile”. Pertanto, il sindaco “ritiene opportune le dimissioni della vicesindaco in quanto non più rappresentativa della volontà politica dell’Amministrazione e degli indirizzi del programma elettorale di mandato della coalizione di centro sinistra”. Una coalizione di centro sinistra - ripetiamo - che in questi anni aveva perso per strada alcuni pezzi qualificanti per spostarsi progressivamente sempre più verso il centro. Condividi