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Nella riunione di sabato scorso 19 gennaio 2008, il Consiglio nazionale di Italia Nostra onlus ha approvato all’unanimità la mozione che si allega, con la quale l’organismo nazionale dell’associazione ha espresso la propria contrarietà al disegno di legge umbro sui centri storici che, nel consentire interventi edilizi invasivi e nel riconoscere premi di cubatura, mette a rischio lo straordinario patrimonio nazionale costituito dai centri storici umbri. In particolare, il Consiglio nazionale – ventiquattro membri tra i quali architetti, giuristi ed esperti dei beni culturali – ha censurato l’art.3 del disegno di legge che mette a rischio il valore identitario dei centri storici umbri e contrasta con la loro natura di beni culturali complessi da salvaguardare e non da stravolgere. Ha inoltre criticato il meccanismo di premialità edificatoria, per il quale chi “recupererà” parti del centro storico avrà un premio in cubatura da edificare in altre zone ed ancor più il fatto che tali quantità edificatorie premiali possano essere acquistate dal comune che, in tal modo da regolatore dell’attività urbanistica, diventa attore in un circolo vizioso nel quale il comune approva gli strumenti urbanistici e gli interventi edilizi, attribuisce i premi di cubatura e, nel contempo, decide se acquisire la stessa cubatura premiale per poi rivendersela. Con la prevedibile conseguenza che, visti i magri bilanci comunali, i comuni umbri saranno autorizzati a far cassa non solo con gli oneri di urbanizzazione e con l’ICI, come avviene oggi, ma anche partecipando direttamente al mercato della speculazione edilizia. Il Consiglio nazionale di Italia Nostra onlus ha quindi auspicato che i Consiglieri regionali della Regione Umbria, nell’esercizio delle loro funzioni e nel rispetto dei principi fondamentali riservati allo Stato dall’art.117, comma 3, Cost., sappiano valutare con la dovuta attenzione i rischi denunciati, nonché le Osservazioni al disegno di legge a firma del Presidente della Sezione di Perugia di Italia Nostra, Avv.Urbano Barelli, inviate alla II Commissione consiliare del Consiglio regionale che nei prossimi giorni dovrebbe esaminarne il testo in via definitiva prima dell’invio al Consiglio regionale. Condividi