CITTA' DI CASTELLO - “Credo di poter dire che con l’incontro avuto nei giorni scorsi al ministero dei beni culturali - informa il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini - sia stato fatto un ulteriore ed importante passo in avanti verso la costituzione del Centro di Documentazione delle Arti Contemporanee. Ad Enrico Hüllweck, capo della segreteria del ministro e delegato a seguire l’argomento dallo stesso Sandro Bondi con il quale avevo avuto nei nesi scorsi un incontro preliminare a Gubbio, ho presentato e consegnato il progetto dettagliato del ‘centro’ e la bozza dello statuto dell’Associazione che è destinata a curarne la gestione”.
“Il dottor Hüllweck - prosegue Cecchini - ha manifestato, a me ed ai tecnici che con me hanno illustrato i vari aspetti del progetto, un sincero e argomentato apprezzamento sia per le caratteristiche di estremo prestigio di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, individuato come sede, sia per le finalità del ‘centro’ e l’impostazione del progetto. Hüllweck si è riservato di vagliare e proporre le modalità e gli strumenti tecnici attraverso cui potrà essere garantita, pur in tempi di evidenti difficoltà finanziarie, una significativa compartecipazione economica del ministero dei beni culturali”.
“Nei prossimi giorni - preannuncia il sindaco tifernate - saranno attivati nuovi incontri con i firmatari del protocollo d’intesa per la costituzione del ‘centro’ - ossia con l’assessore ai Beni culturali della Regione Umbria Silvano Rometti, con il direttore regionale del Ministero dei Beni culturali Francesco Scoppola, con il presidente della Fondazione Burri Maurizio Calvesi - e con i vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, che è impegnata a mettere a disposizione del ‘centro’ Palazzo Vitelli. L’obiettivo è quello di portare quanto prima all’approvazione del consiglio comunale di Città di Castello e degli organismi direttivi degli altri singoli enti lo Statuto che regolerà la vita dell’Associazione per il Centro di Documentazione delle Arti Contemporanee e che vedrà coinvolti come soci fondatori, appunto, Comune, Regione, Ministero, Fondazione Burri e Fondazione Cassa di Risparmio”.
“È evidente che la costituzione ed attivazione operativa del ‘centro’ deve poter contare - sottolinea infine Cecchini - sia sul cofinanziamento della città, con la messa a disposizione di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, sia sull’impegno della Regione, che ha già peraltro assegnato un finanziamento per il restauro, consolidamento e miglioramento sismico del palazzo, sia sull’auspicabile intervento diretto del ministero dei Beni culturali sul fronte della tutela e della valorizzazione di un bene architettonico del prestigio di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e su quello della diffusione e promozione culturale delle arti contemporanee. Stiamo lavorando per far sì che questa convergenza di apporti si realizzi appieno e nei tempi utili per il tempestivo raggiungimento di un obiettivo di grande rilievo sia per la città di Burri che per il fertile movimento dell’arte contemporanea esistente in Umbria”.
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