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di Carla Adamo PERUGIA - Quarantotto per cento di raccolta differenziata sul territorio comunale alla fine del 2008, 52 per cento il livello raggiunto secondo i dati di gennaio 2009, con un 80 per cento di rifiuti solidi stradali definitivamente eliminati. Questi i dati più significativi che ha fornito il Comune di Marsciano in merito ai risultati del sistema di raccolta differenziata, promosso dall’amministrazione comunale per potenziare la pratica di suddivisione dei rifiuti per tipologia. ‘Poker’ il nome del progetto oggi in fase di completamento che ha previsto, su tutto il territorio del comprensorio marscianese, un servizio di raccolta differenziata porta a porta, gestito dalla Società di igiene ambientale, con l’aggiunta, ai tre cassonetti già predisposti per la raccolta secca di carta e cartone, plastica e vetro, di un quarto, destinato a quella di rifiuti solidi urbani indifferenziati. In aggiunta, per tutte le abitazioni che sono provviste di un cortile o un giardino è stato messo a disposizione un composter per la raccolta di rifiuti organici. Il programma, partito in fase sperimentale nella frazione di San Biagio della valle nel 2002, è stato esteso gradualmente, dal 2006 a tutto il territorio comunale, partendo dalle zone nord del comprensorio fino a tutto il centro storico, arrivando a interessare circa 6.600 famiglie, cioè quasi l’intera popolazione marscianese. Per il completamento del progetto la Regione Umbria ha stanziato 50 mila euro ai quali si aggiunge un finanziamento regionale che consentirà la riduzione per la tassa comunale sui rifiuti alle famiglie. I risultati del progetto sono stati presentati oggi, venerdì, 20 febbraio, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Lamberto Bottini e Alfio Todini, rispettivamente assessore all’ambiente della Regione Umbria e del Comune di Marsciano, e Alvaro Grossi, presidente della Sia. “I risultati raggiunti – ha spiegato l’assessore Todini – ci rendono molto soddisfatti e ci fanno ragionevolmente pensare che, con i dovuti accorgimenti, riusciremo a raggiungere nel 2009 la soglia del 60 per cento, come previsto dal piano regionale dei rifiuti. Il sostegno economico della regione ci permetterà , inoltre, attraverso modalità che stiamo ancora elaborando, di ridurre la tassa sui rifiuti di circa 25-30 euro annue per circa 2000 famiglie del nostro comune”. “Il progetto – ha aggiunto – ha comportato un notevole sforzo di programmazione, soprattutto per la Sia che ha dimostrato efficienza e flessibilità, e ha raggiunto buoni risultati grazie alla collaborazione dei cittadini. Per riuscire ad articolare un nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, infatti, è stato necessario scardinare, su tutto il territorio comunale, in maniera graduale un modello tradizionale legato all’utilizzo di cassonetti stradali e a una serie di abitudini. Abbiamo trovato, comunque, anche grazie a una serie di attività formative e informative, grande collaborazione da parte della cittadinanza che ci ha permesso di raggiungere risultati incoraggianti”. “Le molte sperimentazione effettuate sul territorio – ha spiegato Alvaro Grossi – ci hanno permesso di capire che il sistema più efficace è quello della raccolta porta a porta e che, però, per riuscire a diminuire la quantità di rifiuti solidi indifferenziati non bastavano i tra classici cassonetti per la raccolta differenziata tradizionale. Per questo grazie anche a un confronto costante con le esigenze dei cittadini, abbiamo pensato di introdurre il quarto cassonetto che permette alle famiglie di gestire i rifiuti indifferenziati. Questo ha permesso di raggiungere un risultato importante come l’aumento dei rifiuti organici e la riduzione di quelli indifferenziati”. “Marsciano – ha concluso l’assessore Bottini - si è dimostrato un comune pilota in materia di raccolta differenziate questo ci dà la dimostrazione che seguendo il giusto modello si possono raggiungere ottimi risultati. Proseguendo sulla strada della razionalizzazione dei contributi, la Regione, che da anni ormai non eroga più finanziamenti a pioggia, intende sostenere solo i soggetti che, come il Comune di Marsciano, intendono adeguarsi all’orientamento del piano regionale per raggiungere obiettivi prefissi”. Condividi