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PERUGIA - ''La richiesta di maggiore sicurezza sulle strade e' strettamente connessa all'esigenza di mobilita' che, in Italia, come in tutti i Paesi economicamente avanzati e' aumentata considerevolmente''. Lo ha affermato il capogruppo socialista in Consiglio regionale Ada Girolamini, sottolineando che ''nonostante nel periodo 2000-2007 gli incidenti siano diminuiti del 7,2 per cento, i morti del 19,7% e i feriti del 7,5%, ogni giorno in Italia si verificano in media 652 incidenti stradali, che provocano la morte di 16 persone e il ferimento di altre 912, con un costo sociale ed umano elevatissimo''. Il consigliere regionale dello Sdi-Uniti nell'Ulivo auspica che le istituzioni intervengano per arginare il fenomeno degli incidenti stradali intensificando le azioni di educazione, prevenzione e contrasto. ''Nel complesso, nell'anno 2006 - ha spiegato Girolamini - sono stati rilevati 238.124 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 5.669 persone, mentre altre 332.955 hanno subito lesioni di diversa gravita'. A livello europeo, ogni anno, 1milione e 300mila incidenti provocano piu' di 40 mila morti. Il costo diretto o indiretto, e' stato stimato a 160 miliardi di euro, che corrispondono al 2% del Pil dell'Unione europea. Per questo motivo la Commissione Europea nel programma d'azione per la sicurezza stradale 2003-2010 ha previsto una serie di misure quali il rafforzamento dei controlli stradali, l'ampio ricorso a nuove tecnologie per la sicurezza, il miglioramento delle infrastrutture stradali e azioni intese a migliorare il comportamento degli utenti. L'obiettivo finale e' quello di ridurre di almeno il 50% il tasso dei decessi entro il 2010. Per Girolamini sono necessari maggiori controlli stradali; nella regione Umbria, secondo dati statistici, ''nell'anno 2007, sono stati rilevati 3.581 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 92 persone, mentre altre 5076 hanno subito lesioni di diversa gravita'. Condividi