scioperotamburi.img_assist_custom.jpg
La firma del contratto nazionale dei metalmeccanici, che nella Provincia di Perugia interessa circa 7.000 lavoratori, è il frutto di una lunga vertenza La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori ha pagato. Sono state respinte le posizioni di Confindustria che ha tentato attraverso questa vertenza di far saltare l'istituto del Contratto nazionale di lavoro. Non solo. Una componente padronale significativa voleva addirittura dimostrare che i metalmeccanici rappresentano un ostacolo all’avvio del tavolo confederale sui salari e sul modello contrattuale. Gli aumenti salariali, la parte normativa e l’ unificazione sul piano contrattuale tra operai e impiegati rappresentano invece segnali importanti. Comunque la parola passerà ai lavoratori con il referendum, come proposto dalle organizzazioni sindacali di categoria. E’ proprio questa prassi – basata sulla partecipazione e sul diritto dei diretti interessati di esprimere giudizi vincolanti per il sindacato - accompagnata dalla capacità di mobilitazione, il patrimonio più prezioso che i metalmeccanici consegnano al movimento operaio e alla sinistra politica. Ora è necessario rafforzare questo risultato con la firma rapida degli altri contratti aperti: un primo passo in direzione del sostegno ai salari, verso il risarcimento e la redistribuzione sociale. Enrico Flamini Segreteria Provinciale Prc Perugia Responsabile Lavoro Condividi