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PERUGIA - "In materia di responsabilita' patrimoniale amministrativa durante l'anno sono stati portati in udienza e discussi quarantotto giudizi e sono state pubblicate trentanove sentenze e dieci ordinanze; le persone convenute, in quanto spesso con un unico atto di citazione sono stati chiamati soggetti diversi, sono state duecentoquarantaquattro delle quali centocinquantacinque assolte e sessantasei condannate, mentre nei confronti di tredici l'atto introduttivo e' stato dichiarato inammissibile e per undici il giudizio e' stato sospeso". E' quanto ha evidenziato il presidente della sezione umbra della Corte dei conti Lodovico Principato in un passo della sua relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2009. La cerimonia si e' tenuta questa mattina nel capoluogo, alla presenza di alcune delle massime autorita' politiche e istituzionali. Parlando degli illeciti esaminati, il presidente Principato ha citato, tra l'altro, il caso di amministratori comunali che avevano percepito un gettone di presenza per avere dichiarato una falsa partecipazione a riunioni della Giunta, il giudizio per recuperare le somme versate ad un falso ingegnere senza laurea per prestazioni rese ad un Comune, la violazione dell'esclusivita' della prestazione di un dirigente amministrativo di un'azienda ospedaliera. "Nella casistica delle questioni esaminate l'anno scorso - ha spiegato il Presidente - predominano i casi in cui gli addebiti ad amministratori e dipendenti pubblici avevano per oggetto la contestata violazione di norme attinenti alla gestione del bilancio oppure degli interessi economici degli enti, ed in questa tipologia di giudizi ha assunto notevole rilievo quello che ha riguardato l'applicazione della sanzione pecuniaria laddove entrate derivanti da indebitamento vengono destinate a finanziare spese diverse da quelle di investimento". Si tratta di una vicenda riferita al Comune di Terni che ha destinato il ricavo dell'indebitamento attuato mediante l'emissione di BOC per l'esecuzione di lavori ritenuti necessari sul patrimonio comunale strade ed edifici. "La vicenda sui Boc di Terni e' emblematica - ha detto Principato - li' non sono state commesse irregolarita', nel senso che non sono stati messi soldi in tasca dagli amministratori ma essi hanno utilizzato le somme da indebitamento, per le spese correnti di funzionamento, quando la stessa costituzione, all'art.119, dice che l'indebitamento serve per creare capitale, per investimento, l'ha detto la costituzione nel 2001, se fai orecchio da mercante allora ti applico la sanzione". "Voglio mandare un messaggio - ha concluso Principato - il ruolo della Corte dei Conti resta sempre previsto nella Costituzione e lo dobbiamo alla saggezza dei costituenti che li' l'hanno inchiodata; la Corte restera' perche' ne ha bisogno la collettivita', ne hanno bisogno i contribuenti, perche' pagano le tasse ed hanno diritto ai servizi ed alla buona amministrazione". Per il presidente un ulteriore aspetto che "sta venendo fuori istituzionalmente e' che la Corte dei Conti deve aiutare gli enti locali ed essi devono chiedere aiuto attraverso la richiesta di pareri; la legge parla di controllo collaborativo, pero' poi, una volta che la Corte ha parlato gli amministratori devono rispettarlo". Condividi