consiglio regionale.jpg
PERUGIA - “Garantire la governabilità confermando dell’elezione diretta del presidente della Regione, assicurare la rappresentatività regionale confermando l’attuale ripartizione circoscrizionale e prevedendo il recupero dei resti su base provinciale e aprire di un confronto finalizzato a rafforzare i rapporti tra esecutivo e assemblea, dalla cui rimodulazione far scaturire la proposta di riduzione del numero dei consiglieri, bilanciata da una analoga riflessione sul numero dei componenti dell’esecutivo”. Il presidente del gruppo del Partito democratico, Gianluca Rossi, spiega i punti centrali della proposta di nuova legge elettorale regionale delineati nel corso della riunione del gruppo consiliare che è avvenuta stamani a Palazzo Cesaroni e a cui ha partecipato anche la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti. L’esponente del Pd ha aggiunge che nell’affrontare le questioni relative ai contenuti di una nuova legge elettorale “tutti i componenti del gruppo hanno espresso un giudizio complessivamente positivo rispetto a quella tuttora vigente. Ragionando tuttavia attorno a quelli che dovrebbero essere, a nostro giudizio, punti qualificanti e imprescindibili che devono informare il nuovo dispositivo di legge”. Rossi precisa poi che rispetto alla questione riguardante il numero dei consiglieri “il Gruppo del Partito democratico ritiene non accettabile l’opinione secondo la quale i ‘costi della politica’ sarebbero diretta conseguenza del numero dei consiglieri. La questione dell’uso razionale e responsabile delle risorse pubbliche – spiega - va invece concepito all’interno di un più ampio quadro riformatore il cui obiettivo sia quello di una progressiva semplificazione e innovazione del sistema pubblico”. Rossi ha detto infine che nel corso della riunione è stata valutata e discussa anche la situazione politica nazionale: “E’ stata espressa una forte preoccupazione per il quadro di forte instabilità, e il precipitare verso una crisi di governo, che appare ai cittadini poco comprensibile, rischia di mettere a repentaglio il grande lavoro di risanamento e la nuova partita di riforme e di interventi a sostegno dei lavoratori e delle imprese. In uno scenario – conclude - nel quale appare possibile il concretizzarsi di una crisi sistemica delle borse mondiali, è necessario, da parte di tutti, un surplus di responsabilità”. Condividi