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PERUGIA - La brillante e sagace Lucia Poli intratterrà con ironia, mercoledì 18 febbraio, alle 21, il pubblico del Teatro Clitunno di Trevi nello spettacolo di Angelo Savelli Il Diario Di Eva o come Darwin ci cacciò dall’Eden, liberamente ispirato agli scritti di Mark Twain e Charles Darwin. Non nuova alle incursioni teatrali nella letteratura anglosassone, la nota attrice, insieme a Stefano Gragnani e Simone Faucci, si ritroverà impegnata in un divertente pastiche ambientato in un selvatico giardino fin de siecle che evoca le colorate foreste naives di Rousseau, ma con qualche piccante ammicco a Lady Chatterley e al suo adamitico amante. Nel giardino della sua casa di Down nel Kent, la signora Emma Darwin riceve la visita mattutina del reverendo Fay, molto preoccupato per le ripercussioni che sta avendo in tutto il mondo l’uscita del libro “L’origine delle specie” in cui il marito, Charles Darwin, ipotizza la discendenza dell’uomo dalla scimmia. La signora Darwin è una donna molto religiosa ma anche molto attaccata al marito. Per cui, pur condividendo le preoccupazioni del reverendo, ironizza sul finto moralismo dei perbenisti e lo mette gentilmente alla porta. Arriva Charles, turbato da una notte insonne. Un banale pretesto sulla presunta pace della campagna, da luogo un pungente battibecco con la moglie sull’insensatezza del male nel mondo. L’arrivo del giardiniere rasserena Charles, riportandolo alle sue quotidiane occupazioni di botanico. Emma ne approfitta per proporgli un’idea bizzarra: l’edificazione di un monumento ad Adamo ed Eva. Charles dubita della loro esistenza. Ma Emma è pronta ad esibire a loro difesa una prova inoppugnabile: il fortunoso ritrovamento del ”Diario di Eva”. La lettura di questo portentoso diario trasforma il giardino di Down nell’Eden perduto, dove Emma e l’aitante giardiniere ripercorrono i primi timidi passi di una ingenua umanità insidiati da un demonio molto darwiniano… Nell’Eden Eva scopre il mondo e annota puntigliosamente sul suo diario pregi e difetti di un paesaggio di cui lei si sente l’elemento centrale. La scoperta di un altro essere, al tempo stesso uguale e diverso da lei, Adamo, scatena il suo sospettoso interesse. I due si attraggono e si respingono, si evitano e si sopportano, ma inesorabilmente si cercano e finiscono per essere indispensabili l’uno per l’altra. Adamo ed Eva scoprono di avere la vocazione degli scienziati. Le loro straordinarie scoperte, dallo scorrere dei fiumi dall’alto verso il basso fino all’origine del latte nelle mucche, si susseguono tra incerti esperimenti e orgogliose vittorie. Ma l’evento più inquietante è senz’altro l’arrivo misterioso di due nuovi piccoli esseri. Adamo si ostina a classificarli come animali, ma la determinazione e l’affetto di Eva lo condurrà a riconoscerli come esseri umani: i deliziosi Caino e Abele. La raggiunta pace familiare dell’Eden viene però turbata dalla presenza di un surreale personaggio: Satana. Sfoderando la della logica e dei paradossi, Satana riesce a convincere gli ingenui Adamo ed Eva a mangiare le mele dell’albero proibito della conoscenza. Con la conoscenza entra nel mondo il Male ed il Peccato. E l’inevitabile cacciata dal Paradiso. L’Eden è perduto. Inizia la storia dell’umanità subito segnata dalla tragica morte di Abele. Che ruolo avrà Eva in questa storia? Aver interpretato il complesso personaggio della prima donna al mondo è più che sufficiente. Al resto ci pensino le altre. La lettura del diario di Eva si conclude su una poetica immagine del cielo stellato. Emma guarda il marito che gioca nel giardino con lo scimpansè Tommy, dopo essersi sfogato per l’ingrato ruolo di novello Galileo a cui lo sta condannando l’opinione pubblica. Osservando attentamente quella strana coppia, Emma è assalita per un momento dal dubbio che le teorie del marito possano essere ragionevolmente vere. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it. Condividi