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L’assessore alla Sanità della Regione Umbria e il direttore generale della Asl 2 hanno recentemente affermato che il 2008 sarà l’anno “degli investimenti per sviluppare i sistemi di cura per la salute mentale” e l’anno “del trasferimento del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) presso il Silvestrini”. Per la Fp-Cgil non è più rinviabile la rimodulazione dei servizi di psichiatria, sia in base alla nuova esigenza logistica, sia ai fini di un nuovo e più efficiente modello metodologico, confrontandosi su una nuova possibile organizzazione, evitando che nel frattempo il dipartimento psichiatrico si riduca in pezzi. "Per quanto riguarda la nuova organizzazione bisognerà - ha affermato il Segretario Generale FP-CGIL Luigi Bori - tenere conto dello standard nazionale dei posti letto calcolati sulla popolazione assistita (1 letto ogni 10.000 abitanti) necessari per garantire le urgenze e definire meglio la messa in rete dei servizi all’interno del circuito dell’emergenza psichiatrica (Centro Salute Mentale, Spdc, Servizio di pronta disponibilità presso il Pronto Soccorso, “118”, continuità assistenziale, medici di medicina generale), con un protocollo chiaro ed uniforme in tutta l’Asl". In attesa del trasferimento al “Silvestrini” il sindacato chiede di fare una riflessione sulla carenza di personale che si è venuta a determinare, malgrado le continue assicurazioni sia della Regione che dell’ASL 2 sul potenziamento del Dipartimento di Salute Mentale. "Bisogna ripristinare - conclude Bori - immediatamente le dotazioni organiche del Dipartimento, attualmente molto carenti, con le stesse unità in servizio nel 2003, visto che nessun approccio metodologico è stato cambiato nel corso di questi anni e di conseguenza ripristinare i posti letto al Spdc attualmente ridotti. Occorre, infine, attivare urgentemente la guardia medica attiva sulle 24 ore e il day hospital sempre al “repartino” psichiatrico attualmente disattivato, per garantire contemporaneamente servizi assistenziali e ambulatoriali". Condividi