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PANICALE - Venerdì 13 febbraio, alle 21, al teatro Caporali di Panicale unica data in Umbria de Il Ritorno l’intenso spettacolo di Sergio Pierattini, arrivato finalista al Premio UBU 2008 per la drammaturgia. La bellezza del testo è esaltata dalla straordinaria interpretazione di tutti gli attori Luciano Bertoli, Alex Cendron, Veronica Cruciani (che cura anche la regia) e Milvia Marigliano. Una famiglia segnata da un grave episodio e una figlia che ritorna. L’occasione unica per fare i conti, chiarirsi e capire i motivi che l’hanno condotta a compiere il gesto che ha condizionato non solo la sua vita ma anche quella di coloro che gli sono vicini. Accuse, recriminazioni, rimpianti. Sullo sfondo un contesto sociale particolare ma allo stesso tempo simile a quello di tante realtà del nostro centro nord; operoso e attivo ma anche denso di profonde contraddizioni. Contraddizioni che nei rapporti con gli immigrati diventano talvolta laceranti e distruttive. E’ la storia della protagonista della nostra vicenda, la figlia trentenne di un piccolo imprenditore bergamasco, che dopo aver scontato il suo debito con la giustizia, torna alla sua famiglia d’origine. E’ la storia di un intricato e complesso modo di vivere i rapporti familiari, attraverso un particolare ma anche riconoscibile linguaggio degli affetti al quale i protagonisti si attaccano come naufraghi in cerca di salvezza. La vita e i problemi complessi dell’oggi hanno forse spinto alla deriva questa operosa famiglia. Ognuno dei suoi componenti, come gli sventurati passeggeri di molti degli improvvisati natanti che attraversano i nostri mari in cerca di una vita migliore, affronta con i mezzi che possiede la tempesta che è in corso. Non mancano i rimpianti per qualcosa che si sono lasciati alle spalle per sempre. Una vita fatta di sacrifici e lavoro ma allo stesso tempo più semplice; dove gli ideali se pur ingenui, riuscivano ancora a significare speranza e fede in un futuro migliore. “Spero che tanti potranno riconoscersi nei protagonisti di questa storia – dice Pierattini - non mi riferisco alla crudezza e l’incapacità che caratterizza il loro modo di rapportarsi tra loro ma a quel sincero e in fondo puro sforzo verso qualcosa di profondamente positivo che alcuni di loro riescono nonostante tutto ad esprimere. Nella quasi totale mancanza di punti di riferimento ideali e politici che caratterizza i nostri tempi, un valore profondo che è tipico della terra dov’è ambientata la vicenda, come il lavoro, può, unito alla solidarietà e al rispetto delle regole essere non solo l’ancora di salvezza per noi, ma anche di tutti quelli che raggiungono il nostro paese in cerca di una vita migliore. Ed è questo, in fondo, il senso della proposta che il fratello, nell’ultima scena, rivolge alla donna. Un progetto onesto e di lavoro. Un riscatto per lei e per noi, che a Bergamo, come in molte altre parti del nostro paese, spero e voglio immaginare sia non solo possibile ma anche già in atto.” Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria Condividi