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TERNI - Tour de force, come era stato annunciato ieri, a Palazzo Spada, sulla questione del trattamento dei rifiuti, tema diventato di grandissima attualità dopo il sequestro dell’inceneritore ASM disposto dall’autorità giudiziaria. Dapprima, attorno alle dieci, il primo cittadino si è incontrato con i capigruppo e i segretari dei partiti della coalizione, ai quali ha illustrato un “atto di indirizzo” elaborato d’accordo con la dirigenza ASM, una sorta di “Che fare?” per l’immediato futuro ed anche a più lunga scadenza. Sull’esito di questo incontro non è trapelato nulla di ufficiale, ma le cose non dovrebbero essere andate del tutto male se poi, quando ha riunito la Giunta, verso le 13, questo documento ha ottenuto il via libera da parte di tutte le componenti, nessuna esclusa. Ed è con questo buon viatico che Raffaelli ha inviato il documento in questione al presidente del Consiglio comunale, Ing. Stefano Bufi, affinché lo sottoponesse all’attenzione del civico consesso, la cui riunione era stata convocata per le 15. Un documento lungo ed articolato che è stato interamente messo a disposizione di chiunque voglia prenderne visione, visto che lo si può leggere integralmente nel sito del Comune sotto il titolo “Modalità per la individuazione di azioni e dotazioni impiantistiche finalizzate alla ottimizzazione del ciclo integrato dei RSU nell’Ambito ternano”. Un documento che, dopo una serie di lunghe considerazioni ed aver ripercorso le principali tappe del travagliato iter del trattamento dei rifiuti nel ternano, giunge ad una prima importante conclusione e cioè che si dovrà spingere con ancora maggiore energia per incrementare la raccolta differenziata, anche ai fini della determinazione delle future dotazioni impiantistiche: il livello di raccolta differenziata raggiunto nella città di Terni, attestato da tre anni attorno al 30%, pur migliore di quello medio regionale, deve essere significativamente aumentato nel quadro di un piano pluriennale d’interventi a medio-lungo termine, che consenta di raggiungere l’obiettivo (Finanziaria 2007) del 65% al 2012, perseguendo l’obiettivo del 50% già nell’anno 2009. Dopo di che il documento rimanda il tutto al Consiglio chiedendogli di impegnare la Commissione Consiliare competente in materia ambientale affinché predisponga, “con il necessario supporto degli Uffici della Giunta municipale, un programma di lavoro e d’iniziativa atto a realizzare le verifiche e gli approfondimenti predetti, al fine di fornire al Consiglio Comunale un quadro utile per l’adozione delle scelte di fondo, idonee a ridefinire e ricollocare in una prospettiva strategica di medio-lungo periodo il tema cruciale del ciclo locale dei rifiuti solidi urbani, a partire dalla riduzione della produzione di rifiuti, dalla raccolta differenziata spinta fino al 65% nel 2012 in linea con le normative nazionali ed europee, dall’implementazione della filiera del recupero e riutilizzo di materiali riciclabili nonché dei biodegradabili e delle soluzioni impiantistiche più avanzate relativamente allo smaltimento e recupero di energia della frazione residua”. Resta dunque, sia pure come ipotesi residuale, quella del termovalizzatore che, è prevedibile, costituirà l’aspetto di questo documento sul quale si concentrerà maggiormente l’attenzione delle forze politiche ternane. Da parte sua la Giunta dovrà spingere affinché l’ASM predisponga in tempi brevi, e prima dell’approvazione del Piano industriale e tariffario 2008, per la determinazione della TIA, il progetto esecutivo del Piano pluriennale di sviluppo della raccolta differenziata, in linea con gli obiettivi di crescita della R.D., stabiliti dalla normativa nazionale. Il sindaco Raffaelli dovrà a sua volta farsi portatore, nei confronti degli oìrgani dell’AATO rifiuti n° 4, delle altre istituzioni competenti in materia di rifiuti e della Regione dell’Umbria, delle indicazioni che scaturiranno dalle iniziative che saranno promosse sulla base di questo atto di indirizzo consiliare. Condividi