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di Nicola Bossi Nell'inchiesta ter sul Mostro di Firenze guidata dal Pm, Canessa questo pomeriggio ha riecheggiato per tutto il tempo il nome del professore perugino Francesco Narducci. L'uomo del mistero, che già il Pm Giuliano Mignini ha riportato alla ribalta delle cronache per via della sua morte sospetta e per i suoi collegamenti con il mostro di firenze, sarebbe secondo Canessa una pedina fondamentale degli avvenimenti delittuosi che avvenero a Firenze tra gli anni 70 e gli anni 80. Il pm si e' soffermato sulla figura di Narducci, il medico umbro scomparso nel 1985, ripercorrendo l'inchiesta perugina sulla sua morte. ''Cio' che emerge e' che non e' morto di morte naturale e che intorno alla sua scomparsa c'e' stata un'operazione cosmica di camuffamento'', ha detto il pm, ricordando come i magistrati umbri ritengano che il corpo del medico sia stato sostituito per nascondere le cause del decesso. Secondo Crini, che Narducci e la sua morte siano legati ai duplici omicidi lo dimostrerebbe anche il fatto che, secondo l'inchiesta, i parenti del medico avrebbero organizzato ''sessioni mistiche per liberare l'anima del congiunto dalle implicazioni con il mostro''. Inoltre molti i testimoni che hanno riconosciuto a San Casciano il medico e le sue amicizie di quegli anni. Per la famiglia Narducci quando non si trovava a Perugia, se ne stava a studiare in America. Ma così non sembra proprio essere. La notte dell'ultimo duplice omicidio venne intercettato, in un normale controllo stradale, dalla polizia a poche centinaia di metri dalla piazzola dell'ultimo omicidio. Narducci insieme alla setta dei medici coordinata da Calamandrei partecipava a festini particolari dove il sesso e le parti scisse ai giovani amanti facevano parte di un solo rituale. Calamandrei ordinava la carne fresca ai suoi concittadini: i compagni di merende. Condividi