di Nicola Bossi La crisi internazionale che ha svuotato le tasche dei cittadini e che ha precarizzato sempre di più il lavoro, si riflette poi sulla vendita dei quotidiani nazionali e locali. I dati di Prima on-line che mettono a confronto il 2007-con il 2008 mettono in rilievo la buona crescita del Giornale dell'Umbria che passa dai 2956 cosi a 3535 copie. Un incremento del 18 per cento; a livello nazionale nessuno ha raggiunto questo risultato. E soltanto 5 giornali hanno il segno più rispetto all'anno precedente. Il Corriere dell'Umbria - più Arezzo, Siena, Maremma, Rieti e Sabina - è in flessione (ma con la nuova direzione affidata alla Mossuto sta già riprendendo forze)è vende attualmente 20.981 copie. Ma in fatto di audi-press nessuno batte il corriere: i suoi lettori giornalieri (che lo sfogliano al bar o nei locali pubblici) sono 300mila. Nazione e Messaggero sono giornali nazionali difficili da scorporare il dato umbro: comunque, stando alle proiezioni dei distributori locali, dovrebbero attestarsi a quota 6700 (Messaggero), 6600 copie La Nazione. Il mercato, di inizio anno, starebbe penalizzando oltremodo chi ha spostato il prezzo ad un euro 1.10. Mentre tiene bene il Messaggero a 60 centesimi, e il Giornale con i suoi 80 centesimi. Condividi