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di Isabella Rossi Un disegno di legge sostanzialmente identico a quello presentato dalla ex ministra alle Pari Opportunità Barbara Pollastrini, quello che porta la firma di Mara Carfagna, attuale ministra. Quando diventerà legge, dopo il vaglio del Senato, ci saranno dunque pene più severe per coloro i quali, pedinano, ossessionano o effettuano pratiche persecutorie nei confronti di un altro individuo, reati che in inglese sono riassunti in un termine: stalking. Le persecuzioni possono compromettere gravemente il normale svolgimento della vita di un individuo, generando stati di ansia e paura, ma spesso lo stalking sfocia direttamente in omicidio. Le forze dell'ordine avranno così maggiori possibilità di bloccari il molestatore prima che sia troppo tardi. ’Votiamo sì non per l’emozione suscitata dagli atroci recenti fatti, ma perché è una legge attesa che colma una grave lacuna.” ha spiegato l’ex ministro delle Pari opportunitá Barbara Pollastrini, del Pd “Tuttavia non possiamo accontentarci” ha aggiunto “Non rinunciamo a traguardi piú ambiziosi'’. Il testo approvato alla Camera con gli emendamenti introduce pene severe per i molestatori: chiunque minacci o compia atti persecutori nei confronti di qualcuno rischia il carcere fino a quattro anni. Se poi a molestare è il coniuge (anche separato o divorziato), il convivente o il fidanzato e se la molestia ad oggetto una donna incinta la detenzione puó durare fino a sei anni. Nel codice penale, se il ddl proseguirá il suo cammino al Senato, lo stalking sará inserito nell’articolo 612-bis, con il nome di “Atti persecutori”. Per le vittime di stalking sará istituito un numero verde nazionale per fornire una prima assistenza psicologica e giuridica e per indirizzarle presso gli sportelli allestito nelle questure. In Italia la vittima di stalking è donna. Condividi