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Truffa ai danni dello Stato, esercizio abusivo del gioco riservato allo Stato e frode in commercio. Queste le accuse mosse ad un sodalizio scoperto dai carabinieri di Terni dedito alla commercializzazione di Gratta e Vinci rigorosamente falsi. Le prime truffe del genere in Umbria sono state sventate a Perugia ed a Marsciano (dove recentemente sono stati sequestrati ingenti quantitativi di biglietti irregolari) per interessare ora la seconda provincia della regione. I militari della stazione di Collescipoli in sinergia con quelli della Compagnia coordinati dal capitano Andrea Gavazzi hanno denunciato 15 persone, sequestrando oltre 40mila tagliandi per un valore complessivo di 80mila euro. I particolari dell'operazione sono stati forniti stamani in una conferenza stampa. Tra i denunciati, è stato detto, ci sono due ternani, il responsabile ed il collaboratore di una ditta per la vendita di prodotti per la ristorazione ed un perugino, gli altri risiedono in varie province italiane. I Gratta e Vinci venivano venduti in bar ed edicole i cui titolari, hanno riscontrato gli inquirenti, erano in buona fede, convinti di esporre tagliandi relativi a concorsi autorizzati dallo Stato. Condividi