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Ha pregato sulla tomba del santo di Assisi ed ha ricevuto in dono, dai frati del Sacro convento, la Luce di San Francesco, Ingrid Betancourt, oggi nella città umbra dopo ricevuto ieri a Terni il premio San Valentino. Nel marzo scorso la madre dell'ostaggio delle Farc, Yolanda Pulecio, venne ad Assisi e chiese a San Francesco la grazia della liberazione della figlia. ''Nella giungla la natura mi era ostile, l'uomo mi era ostile - ha dichiarato la Betancourt, in visita privata ai frati del Sacro convento - ed è stato solo attraverso il controllo della paura, l'accettazione del dolore, che ho iniziato un percorso di umanizzazione dei miei sequestratori. A loro era severamente vietato rivolgersi a me, ma io non ho mai smesso di parlare loro, perché la mia vita consisteva nel vedere in loro degli individui e non un organizzazione di guerriglieri''. ''Non pensavo incessantemente alla mia liberazione - ha continuato la Betancourt - perché ero arrivata al punto da ritenere la morte un'alternativa, una liberazione spirituale che i miei famigliari avrebbero accettato e compreso''. Padre Vincenzo Coli, custode del Sacro Convento, ha lodato ''il sentimento di gratitudine per Dio che illumina le parole della Betancourt'', avvicinando il suo atteggiamento esistenziale alla ''vera letizia'' di San Francesco. Condividi