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La Mongolfiera, movimento politico che opera ad Assisi, ha proposto negli ultimi mesi, di destinare gli spazi dell'ex Mattatoio comunale, di recente restaurato , a "centro sociale", riproponendo e rilanciando una battaglia storica delle forze progressiste della città. Un progetto sempre disatteso e osteggiato, per la verità, dalle varie maggioranza centriste e di destra che nel tempo hanno governato ad Assisi. Il centro storico, come del resto un po' tutte le altre realtà del comune, ha veramente "fame" di edifici e di volumi da destinare alle più elementari esigenze della socialità. Una proposta quindi, quella della Mongolfiera per riappriopriarsi di spazi pubblici per destinarli alla collettività. Per promuovere percorsi di "cittadinanza attiva". Assisi, rispetto a tutti i comuni vicini, Bastia Umbra in particolare, ha su tali questioni un ritardo enorme, non solo a livello di interventi concreti ma anche sul piano dell'eleborazione culturale. L'edificio dell'ex Mattatoio è per La Mongolfiera la scelta giusta anche perché, tra l'altro, è uno degli ultimi volumi di proprietà pubblica ancora esistenti all'interno della cinta muraria di Assisi. Inoltre è l'intera area che dovrebbe essere coinvolta in questo progetto di "riqualificazione " a cominciare dalle Fonti di Moiano, uno spazio all'aperto oggi trascurato, isolato, spesso luogo solo di degrado ma che invece potrebbe essere il posto ideale per importanti iniziative culturali di varia natura. Franco Matarangolo, consigliere della Mongolfiera, ha presentato ufficialmente la proposta per l'ex Mattatoio, all'attenzione del consiglio comunale e ha dichiarato: " immagino che non verrà presa in considerazione perché sembra esserci un preciso disegno politico della maggioranza di centro-destra, di destinare a futuri, fumosi progetti, tutti i prestigiosi palazzi del centro storico e del Comune, col risultato di farci ballare i sorci per anni”. “A meno che – ha commentato - non venga prima o poi qualcuno che voglia guadagnarci e sia ben introdotto. Allora gli consegneranno anche le chiavi della città ! ". Carlo Cianetti, altro esponente della Mongolfiera ha aggiunto: " D'altronde manca un progetto di città e ad Assisi non esiste un progetto culturale, quindi vince l'improvvisazione ". Condividi