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PERUGIA - Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato, con 18 voti a favore (Pd, Prc, Pdci, Sdi, Verdi e civici) e 9 contrari (FI, An, Cdl per l'Umbria) la legge di riforma di Sviluppumbria elaborata dalla Giunta. Astenuto il consigliere Melasecche (Udc) che ha motivato il suo voto con la critica ad alcuni passaggi che hanno preceduto il disegno di legge, ma valutando positivamente la necessita' ''peraltro obbligata, di mettere ordine ad uno strumento regionale di rilievo''. Relatore di maggioranza Pavilio Lupini (Prc) il quale ha spiegato ''Sviluppumbria diventa una societa' completamente pubblica che opera per la Regione e gli altri soci istituzionali e che si occupera' anche delle procedure di valorizzazione dei beni regionali, ora svolte da Res spa. Scheda La nuova societa' provvedera' ad effettuare la ricognizione e la classificazione di tutte le partecipazioni detenute dalla Regione, riorganizzandole e dismettendo quelle non strategiche. Tra le attivita' di Sviluppumbria, mirate allo sviluppo economico e alla competitivita' del territorio in coerenza con le politiche e gli atti di programmazione della Regione, ci sono l'elaborazione e l'attuazione di programmi e misure di sostegno e promozione dello sviluppo; l'attuazione dei progetti di sviluppo locale e delle politiche regionali di sviluppo con particolare riferimento a quelle dell'innovazione e dell'internazionalizzazione; le attivita' connesse alle politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo, decentrata e transnazionale della Regione; quelle connesse alle politiche preventive per evitare crisi settoriali e aziendali. Ogni anno Sviluppumbria dovra' trasmettere alla Giunta regionale i bilanci di esercizio ed una relazione sulle attivita' svolte e sulle operazioni di maggior rilievo previste o realizzate. Spettera' alla Giunta approvare gli indirizzi e verificare l'attivita' di Sviluppumbria. Condividi