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Il Partito della Rifondazione Comunista prende atto della decisione del PD di candidare a Foligno alle prossime amministrative l’attuale vicesindaco Nando Mismetti. Senza entrare nel merito della figura politica del candidato, il PRC ritiene che, a Foligno come nelle altre città dell’Umbria, il percorso da effettuare in vista delle prossime elezioni comunali deve essere un altro: sarà necessario, infatti, prima di tutto definire i programmi, gli obiettivi, le priorità su cui impegnare l’azione di governo delle future amministrazioni locali. In questo ultimo periodo, il territorio folignate è stato attraversato da una profonda e grave crisi produttiva, che rischia di compromettere le condizioni di vita e di lavoro delle famiglie di Foligno. Le crisi delle Officine Grandi Riparazioni, della Town Life, della Merloni, della Rapanelli, della Spigadoro ecc., disegnano un quadro a dir poco drammatico per la città di Foligno, che, a causa dei processi di deindustrializzazione, vede impoverire progressivamente il proprio tessuto sociale. Tutti questi fattori chiedono un vero e proprio salto di qualità rispetto alla normale azione di governo che ha caratterizzato gli Enti Locali in questi anni. In vista delle prossime elezioni amministrative il PRC chiede, pertanto, forti segnali di discontinuità sul piano programmatico e dell’azione di governo: il crescente disagio sociale, la crisi produttiva che attraversa il territorio, infatti, impognono una vera e propria svolta a sinistra, a partire dal governo delle amministrazioni comunali. Su queste basi, Rifondazione Comunista è disponibile ad un serio confronto politico programmatico con le forze politiche e sociali cittadine, per un’inversione di rotta nel governo della città, che sappia dare risposte forti e concrete alla crisi che sta colpendo le nostre realtà locali. Solo al termine di questo percorso, indispensabile per ricostruire una coalizione di centrosinistra, si potranno individuare le candidature da mettere in campo. Con un’avvertenza che vale la pena sottolineare: il Partito della Rifondazione Comunista non sarà disponibile a soluzioni pasticciate che prevedano l’allargamento della coalizione a forze politiche di centrodestra, quali l’UDC, né alla riproposizione di coalizioni a geometria variabile, per cui in un dato ente locale si fa l’accordo con il PRC e in un altro no. Il Partito della Rifondazione Comunista, infatti, ribadisce la necessità di un accordo politico programmatico di carattere regionale, condizione dirimente per l’esistenza stessa di una coalizione di centrosinistra che possa governare insieme l’Umbria, le due Provincie ed i Comuni della nostra regione. Condividi