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TERNI - Intorno alla mezzanotte del 21 aprile 2008, personale del locale U.P.G.S.P., intervenne in questo V.le Prati – Angolo XX Settembre – dove trovò ferito e legato con le mani dietro la schiena il venticinquenne cittadino magrebino S. A domiciliato ad Arrone . Dopo le prime cure, il personale sanitario intervenuto sul posto, ne disponeva il ricovero presso il locale nosocomio. Le immediate indagini avviate dalla sezione Antirapina della Squadra Mobile di Terni permisero di accertare che il cittadino marocchino era stato avvicinato da tre suoi connazionali i quali, puntandogli un coltello alla gola, lo avevano costretto a seguirlo in un altro luogo, dove lo avevano colpito violentemente al capo, legato con i lacci delle sue stesse scarpe e lo avevano poi lasciato svenuto a terra nei pressi del luogo ove stato trovato poi dal personale della volante. Nella circostanza la vittima denunciava di essere stato rapinato di circa 80 € e del proprio telefono cellulare. Le successive indagini permisero di accertare che gli autori materiali del grave reato erano identificabili in: 1 Z. R. Marocchino di anni 29 in Italia senza fissa dimora 2. C. M. A., Marocchino di anni 24, in Italia senza fissa dimora 3. K. J. Marocchino di anni 30, in Italia senza fissa dimora Tutti e tre gli indagati, gravati da pregiudizi penali per violazione della legge sugli stupefacenti, erano sprovvisti di permesso di soggiorno, non avevano una strabile dimora e traevano il loro sostentamento esclusivamente da attività illecite. Gli stessi furono deferiti alla locale Procura della Repubblica per sequestro di persona e rapina pluriaggravata in concorso tra loro; l’Autorità giudiziaria inquirente, ritenendo valide le risultanze probatorie riferite dall'Ufficio, nei confronti dei tre, richiese al competente GIP un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’organo giudicante non ritenne sussistenti le esigenze cautelari e rigettò l’istanza; avverso tale rifiuto il P.M.dottoressa B.Mazzullo impugnò l’atto censurando nell’appello il provvedimento del GIP. Il Tribunale del riesame di Perugia ritenne che l’impugnazione proposta dal P.M. doveva essere accolta e, per tale motivo, il 16 giugno del 2008, dispose che i tre indagati dovevano essere sottoposti alla misura restrittiva della Custodia Cautelare in Carcere. A seguito di tale ordinanza i tre cittadini marocchini proposero ricorso per Cassazione che ha recentemente dichiarato inammissibili i ricorsi, condannando anche i ricorrenti al pagamento in solido delle spese processuali. In tre diverse date, come appresso specificato, dopo che erano stati rintracciati i luoghi di dimora dei tre, è stata data esecuzione ai provvedimenti restrittivi ordinati dal Tribunale del Riesame di Perugia: • Il 20.12.2008, presso la locale Casa circondariale, ove trovavasi ristretto per altra causa, è stato eseguito l’arresto di C. M. A.; • Il 15.01.2009, in via Brodolini, è stato eseguito l’arresto di K. J., che è stato associato presso la locale casa Circondariale; • Nella giornata di ieri, in Rieti, è stato eseguito l’arresto di Z. R., che è stato associato presso la Casa Circondariale di Rieti. Condividi