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La decisione del consigliere comunale Maria Rita Manfroni di lasciare il gruppo di Rifondazione Comunista di Perugia è un grave errore politico che pesa in maniera particolare anche in virtù della stima personale che nutro nei suoi confronti. Tuttavia, non posso non precisare, al fine di salvaguardare l’Area di “Rifondazione per la Sinistra” perugina e umbra, la cui azione politica sono impegnato a rilanciare, che, in questo caso, proprio di scelta personale si tratta e che, come tale, essa non interpreta affatto una posizione politica condivisa da parte dell’Area nel suo complesso. Sono molto rattristato della decisione assunta da Manfroni in un momento così delicato della vita politica del nostro partito e della sinistra italiana. Si tratta di una decisione che, a mio avviso, alimenta frammentazioni e allontana dal nostro orizzonte comune ipotesi credibili di composizione di una sinistra plurale e unitaria nel nostro paese come nei nostri territori. Un rammarico che pesa anche perchè questa dolorosa separazione avviene in concomitanza con un passaggio politico chiave per il nostro territorio perugino, in cui Rifondazione sta producendo un’azione politica incisiva di opposizione e contrarietà al bando del Comune sulla gestione dei rifiuti che riguarda l’Ato2, al fine di richiedere trasparenza di procedure, chiarezza di intenti (a causa della mancata separazione nel bando dei soggetti deputati allo smaltimento e al controllo) e contrasto all’ipotesi di un termovalorizzatore (dato che nel bando non si indica la quota per la raccolta differenziata). Colgo l’occasione per comunicare che la prossima settimana verrà convocata a Perugia un’assemblea dell’Area politico-culturale di “Rifondazione per la Sinistra” umbra tesa a rilanciare quel progetto politico con tutti coloro che, in coerenza con quanto sostenuto ai nostri congressi e nei mesi scorsi, decideranno di continuare a lavorare dentro il PRC/SE. Stefano Falcinelli - Area politico-culturale di “Rifondazione per la Sinistra” del PRC/SE. Condividi