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PERUGIA - Oltre 140 testate accreditate, soprattutto straniere, strettissime misure di sicurezza con tanto di badge autorizzati dalla Corte d'Assise di Perugia e ritirabili fino alle 13 di stamani (anche tramite delega); accusa, difese e parti civili concentrate ci danno la dimensione che questa vicenda ha assunto dal punto di vista mediatico alla vigilia dell’avvio del processo (la prima udienza è prevista per domani) per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. uccisa nella notte tra l'uno ed il 2 novembre 2007, che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito (Rudy Guede, giudicato con rito abbreviato, e' gia' stato condannato a 30 anni). Il capoluogo umbro, in particolare la sua acropoli, sta cercando di misurarsi con questo inusitato attacco mediatico. L'arrivo delle flat per i collegamenti televisivi incuriosisce i perugini, anche se qualcuno gia' si lamenta, e non solo per i disagi alla circolazione, in particolare in Piazza Matteotti, dove sorge il Tribunale, ma per la continua esposizione cui è soggetta una città che è stata assurdamente colpevolizzata e posta come bersaglio di morbose e del tutto ingiustificate attenzioni.. Il processo in Corte d'Assise, presieduto da Giancarlo Massei, giudice a latere Beatrice Cristiani, si celebrera' nell'Aula degli Affreschi, al piano meno 2 di Palazzo di giustizia che potra' accogliere giornalisti e poco pubblico. Per facilitare il lavoro degli operatori dell'informazione e' stata allestita anche una sala stampa collegata all'aula d'udienza e dotata di sistemi audio - video e collegamento internet. I giornali già oggi dedicano ampio spazio al processo che seguira' un calendario intenso e costante: il presidente Massei ha disposto 6 udienze al mese, tutti i venerdi' e a sabati alterni. Il Corriere dell'Umbria, che da ieri ha un nuovo direttore, Anna Mossuto, gia' vice dello stesso quotidiano, titola ''La mia Mez merita giustizia''. E' la mamma della vittima, Arline, che parla (i familiari di Meredith costituiti parte civile con il loro legale Francesco Maresca, non saranno presenti alla prima udienza nella quale, tra l'altro, la Corte dovra' decidere se accogliere l'istanza del loro difensore di celebrare il dibattimento a porte chiuse per evitare. Appunto, ''l'assalto mediatico'' di cui abbiamo parlato). Lo stesso quotidiano, in due pagine con foto, evidenzia anche il colloquio che Amanda ha avuto con uno dei suoi difensori, l'avvocato Luciano Ghirga (che l'assiste insieme al collega Carlo dalla Vedova) ed al quale ha detto che ad uccidere non è stata lei, aggiungendo “non ho nulla da temere e voglio giustizia poiche' era mia amica''. Per il sindaco Renato Locchi ''i perugini non gradiscono eccessi; Gomorra non e' qui ma altrove''. Il Giornale dell'Umbria (direttore Giuseppe Castellini) a pagina 5 titola ''Amanda e Raffaele. Tra poco la verita', non abbiamo paura'' con la dichiarazione del sindaco il quale ribadisce ''l'assassinio di Meredith e' una ferita ancora aperta''. ''Dubito che sara' mai completamente rimarginata - ha aggiunto - nella coscienza di Perugia. A distanza di quasi un anno il dolore non cambia ed il processo che sta per iniziare semmai acuisce la ferita''. La Nazione ed il Messaggero, quotidiani nazionali con pagine locali, dedicano anch'essi ampio spazio all'avvio del processo con articoli anche sulle pagine nazionali. La Nazione Umbria, in prima, titola ''Voglio dimostrare la mia innocenza''. Amanda ''non sono un'assassina, voglio dimostrare la verita'' ma nel sottotitolo e' scritto ''Vigilia del processo show, Raffaele lo aspetto da un anno''. Condividi