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PERUGIA - Due bracconieri sono stati sorpresi nei giorni scorsi, nel Comune di Città di Castello nell’ambito di una indagine a tutela del patrimonio faunistico nel Comune di Città di Castello condotta dalla Polizia Provinciale del comprensorio, coadiuvata da Ufficiali del Comando centrale. I due soggetti, armati di fucili e provvisti di munizioni a palla e a pallini e con l’ausilio di segugi, erano alla ricerca di cinghiali, caprioli ed altri ungulati di cui è vietata la caccia. Inoltre, risultavano sprovvisti di licenza di caccia e senza alcun altro titolo autorizzativo al porto e alla detenzione delle armi e delle munizioni. Uno dei fucili e le munizioni risultavano non essere mai stati denunciati alla competente Autorità di Pubblica Sicurezza. Successivamente, insieme al Personale del Commissariato della Polizia di Stato di Città di Castello, sono state effettuate perquisizioni nell’abitazione dei due e di una terza persona che risultava avergli ceduto uno dei fucili e le munizioni, alla ricerca di eventuali altre armi e munizioni non denunciate. In una di queste perquisizioni è stata rinvenuta e sequestrata una carabina munita di ottica. Tutti i soggetti coinvolti, peraltro con precedenti penali di varia natura, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria competente per i reati di porto e detenzione illegale di armi e munizioni. “La Polizia Provinciale – fanno sapere i responsabili del corpo - nonostante i numerosi impegni cui è chiamata a far fronte, continuerà a contrastare il crescente fenomeno del bracconaggio nei confronti di caprioli, daini, cervi e cinghiali che negli ultimi tempi si è fatto più aggressivo a causa dei non pochi interessi economici legati al consumo delle loro carni, nella difesa di tutto il patrimonio faunistico provinciale e nella tutela della salute dei cittadini in quanto le carni degli animali abbattuti illegittimamente non vengono sottoposte ai prescritti controlli sanitari”. Condividi