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TERNI - Una breve visita del sottosegretario alla presidente del consiglio Gianni Letta alla ThyssenKrupp di Terni, un incontro con la stampa e poi il rientro a Roma, ma con la certezza che lo stabilimento ternano di viale Brin, dove la multinazionale tedesca produce acciaio, e' un sito di eccellenza e ''pertanto il governo affronta le problematiche della Tk-Ast come si deve ad una grande azienda strategica nazionale''. Il clima e' quindi positivo, come hanno ribadito sia il sindaco di Terni Paolo Raffaelli che la presidente della regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, che ha messo in evidenza come ''i reparti alla avanguardia dello stabilimento ternano (Societa' delle fucine e Titania) sono quelli sui quali nella vertenza 2005 enti locali e sindacati si spesero di piu' per evitarne la chiusura''. Sulla questione energetica, Lorenzetti ha detto che e' necessario affrontarla ''in un clima di grande collaborazione, perche' nessuno puo' pensare di risolverla da solo''. A Letta - ha concluso la Lorenzetti - abbiamo infine sollecitato un'accelerazione nell'iter per emanare la delibera Cipe sulla piastra logistica di Terni''. Il sottosegretario Gianni Letta e' stato ricevuto dai vertici della TK e da Ekkehard Schultz presidente di tutte le filiere del gruppo da Erald Espenan amministratore delegato; Letta ha affrontato anche il delicato ricorso alla comunita' europea per la sanzione da 80 milioni di euro inflitta per presunti aiuti di stato al gruppo siderurgico. I vertici della multinazionale dell'acciaio hanno illustrato al Sottosegertario Letta la situazione del mercato mondiale che costringe il ricorso alla cassa integrazione. Il rispetto degli impegni assunti dalla ThyssenKrupp per Terni e' stato ribadito; la multinazionale tedesca considera irrinunciabile sito d'eccellenza quello di Terni. Lo ha ricordato il sindaco Paolo Raffaelli. ''La sottolineatura compiuta dal prof. Schultz rispetto al valore delle tecnologie, delle professionalita' e delle competenze dello stabilimento ternano ha un valore particolarissimo - ha detto Raffaelli - soprattutto se la si lega al fatto che al Sottosegretario Letta e' stato magnificato, come esempio di questa qualita', il lingotto record da 500 tonnellate realizzato dalle Fucine di viale Brin. Dalle Fucine: dal reparto cioe' che nel 2004 doveva essere chiuso insieme al Magnetico. Da allora - e' detto in una nota - sembrano passati secoli, e le dichiarazioni del prof. Schultz stanno li' a dimostrarlo, come la sottolineatura dei 300 milioni di euro di investimenti tecnologici realizzati in questi anni. Molti i rappresentanti politici presenti; dal presidente della Regione Lorenzetti, a quello della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli, al sindaco, al vescovo Vincenzo Paglia, al prefetto, Sabatino Marchione ai consiglieri regionali del Pdl De Sio e Nevi. Assente il sindacato, ma perche' ''non convocato''; questo ha provocato una immediata protesta di Cgil e Uil che in nota congiunta esprimono un ''giudizio fortemente positivo'' per l'interesse da parte del Governo nei confronti della Ast ThyssenKrupp, ma nel contempo ''rammarico perche' sia la multinazionale che il Governo, non hanno ritenuto opportuno incontrarsi con le organizzazioni sindacali e le parti sociali che hanno un interesse diretto sul futuro del polo siderurgico ternano''. Cgil e Uil provinciali parlano di ''occasione persa'', anche perche' da tempo i due sindacati avevano espresso ''la necessita' di un confronto per valutare il Patto di Territorio, a sua volta siglato ad Agosto 2005, presso la presidenza del consiglio proprio con il sottosegretario Gianni Letta. Condividi