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Segretario Vinti: il centrosinistra si è finalmente messo in cammino e senza l'Udc. Soddisfatto? "Sebbene in grave ritardo, finalmente si è riunita la coalizione, dopo mesi che ne avevamo fatto richiesta. Positivo che si è riunita l'attuale coalizione senza l'Udc, che avrebbe cambiato il senso e la natura della coalizione". Onestamente però il Pd spera nell'ingresso Udc, magari nel secondo tempo, e il Pdci si dice non essere contrario... "L'Udc è una forza moderata, centrista, liberista e clericale. All'opposizione dura in tutti gli enti locali, che dà un giudizio pressapoco così: l'Umbria è governata da un regime comunista che ne blocca lo sviluppo economico, sociale e civile da 50 anni. O l'Udc cambia giudizio radicalmente sulla storia dell'Umbria oppure neppure intendiamo metterci a sedere con questi dirigenti centristi per costruire un'alleanza. Altro che pregiudiziale sull'Udc, gli altri ci dicano se questo giudizio è condiviso, compreso il Pdci". Quanto contano per voi i programmi? "Una coalizione che riparte dai programmi è decisiva. Programmi innovativi e di svolta, capaci di aggredire recessione, carovita e federalismo. Impostata così non è male, ci confrontiamo sul merito, e vediamo che succede, cioè se ci sono le condizioni per definire un accordo politico programmatico in Umbria". L'accordo con il Pd: quanto deve durare e cosa deve comprendere a livello territoriale? "Ovviamente l'accordo ci dovrà traghettare almeno fino alle prossime elezioni regionali del 2010. Un accordo che comprenda almeno le due province, le due città capoluogo e Foligno. Solo se ci sarà l'accordo in questi cinque enti, sarà accordo regionale. Non sarà secondaria la volontà unitaria e pluralista che dimostrerà il Pd nelle candidature a sindaco e a presidente delle Province". Cosa pretendente dai candidati selezionati dalle primarie? "Per quanto ci riguarda la coalizione si costruisce se esprimerà in termini programmatici una linea di forte innovazione sui contenuti, una svolta e discontinuità nelle candidature". Quali sono le linee guida che il Prc vorrebbe inserire nel programma di governo? "Un nuovo modello di sviluppo a favore dell'impresa di qualità, dell'innovazione tecnologica ed organizzativa che ridimensioni la filiera delle "tre c"(cavatori, cementieri e costruttori). E che punti sulla qualità del lavoro, la salvaguardia dei diritti sociali, la lotta alla precarietà del lavoro e una politica contro il caro-vita, il potenziamento dei servizi pubblici locali quale strumento di redistribuzione della ricchezza, in modo tale che si possano aumentare salari, stipendi e pensioni". Il nodo primarie "Le primarie sono uno strumento per la selezione dei candidati non il fine della coalizione. Sarebbero molto più importanti le primarie sul programma che sulle persone da candidare. Comunque, così come sono state impostate, sono funzionali solo alla lotta interna del Pd e servirebbero a ratificare le varie candidature avanzata dal Pd. Ritengo se il Pd conferma questa impostazione, Rifondazione non debba partecipare alle primarie che si vogliono convocare in tempi restrittissimi". Quanto siete dipendenti da un'alleanza con il Pd? "Rifondazione comunista è una forza politica "autonoma", dal Pd e dai poteri forti (qualsiasi potere forte), ma non settaria. Non siamo un "centro per l'impiego" come qualche partito è per i suoi dirigenti. Non siamo un partito che prende posizione su commissione a cui non vale neppure la pena di rispondere". Quanto fa male l'ipotesi di scissione al Prc ventilata da vendoliani? "Rifondazione è sottoposta ad una pressione violenta. E' in corso un tentativo di dividerla ed indebolirla. Stanno manovrando dal suo interno, dal livello istituzionale ai massimi livelli e da quello politico regionale. Questi signori saranno delusi, il loro tentativo non darà risultati significativi. Avverto una unità sostanziale della maggioranza che guida il partito in Umbria che lascia ben sperare (come dicono i sondaggi) per il risultato elettorale, ovunque collocati nello scacchiere delle coalizioni". E' vero che aprirete una consultazione con le altre voci del centrosinistra? "Non restiamo a guardare l'evoluzione degli eventi. Pensiamo che tutte le forze che intendono aprire un confronto serio dentro la coalizione debbano far sentiere la loro voce, per questo a brevissimo ci incontreremo con l'Idv, Sinistra Democratica e Partito Socialista". Condividi