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L’essere stati messi sul banco degli imputati per l’incredibile “dossier segreto” sul rogo di Torino scoperto dai magistrati del capoluogo piemontese nel corso delle loro indagini, ha evidentemente toccato un nervo scoperto della dirigenza ThyssenKrupp che è corsa massicciamente ai ripari, se non altro nel tentativo di recuperare almeno parte dell’immagine e della credibilità perduta. E così la questione “sicurezza” è balzata di prepotenza in primo piano perfino in occasione dell’annuale assemblea degli azionisti del gruppo che si è aperta oggi a Bochum, nella Germania occidentale. Della nota consegnata alla stampa prima dell’inizio dei lavori, abbiamo già parlato, ma la cosa non è finita li, perché questo tema è stato riproposto con grande evidenza anche nell’intervento di apertura dell’assemblea, pronunciato dal presidente e amministratore delegato del gruppo, Ekkehard Schulz, secondo il quale la sicurezza dei lavoratori è di “massima importanza” per il gruppo siderurgico tedesco, che farà “tutto il possibile” per stabilire le cause dell'incendio allo stabilimento di Torino. “A seguito di un tragico incidente avvenuto nel nostro laminatoio a freddo dello stabilimento di Torino nel dicembre dello scorso anno, sette operai della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni hanno perso la vita - ha detto Schulz -. Alle famiglie delle vittime esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra partecipazione”. Il manager ha poi aggiunto: “Faremo tutto il possibile per chiarire la causa del sinistro: non lo riteniamo solo un obbligo nei confronti delle vittime, ma soprattutto una nostra responsabilità per il futuro. Le famiglie delle vittime possono contare sul nostro supporto affidabile sia ora, sia nel futuro”. Nelle direttive del gruppo per la protezione infortunistica, ha proseguito, “è scritto che la sicurezza e la salute, accanto alla qualità dei nostri prodotti ed al successo economico, sono obiettivi dell'azienda di pari rango. La sicurezza dei nostri collaboratori ha la massima importanza, ovunque nel mondo”. Per questo, “abbiamo avviato già nell'anno 2005 un'iniziativa per migliorare la sicurezza sul lavoro - ha anchedetto. “Il tragico incidente di Torino ci ha dimostrato che non possiamo ridurre questi sforzi: Abbiamo obbligato tutti i dirigenti a partecipare ad un progetto di qualificazione, che è in corso in questo periodo”. In una prima fase, “sono stati qualificati oltre duemila dirigenti della nostra maggiore sede in Germania con un programma concordato in stretta collaborazione con le associazioni di categoria - ha concluso il manager -. Sulla base di questa esperienza, il programma sarà ripetuto quest'anno in altri paesi. Nel gruppo ThyssenKrupp la sicurezza è e resta un compito dei quadri aziendali”. Condividi