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di Nicola Bossi "La situazione dei salari in Umbria ed in particolar modo a Perugia è sempre più preoccupante. I dati ISTAT recentemente resi noti a proposito dei redditi percepiti e dei livelli di consumo classificano la nostra regione come quella con le paghe più basse di tutto il centro nord, o se si preferisce, quella con le paghe più alte del Meridione". La denuncia arriva direttamente dal segretario di Sinistra Democratica, Franco Granocchia, e dal coordinatore di Rifondazione Comunista, Luciano della Vecchia che hanno ribadito che "il problema dei salari esista e come la sua soluzione non sia più rimandabile, ma invece vada affrontata con misure concrete anche a livello locale". Quel riferimento al locale è chiaro e preciso: si rivolge direttamente all'assessore al bilancio del Comune di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che proprio in questi giorni sta predisponendo il bilancio. Il secondo destinatario è ovviamente il partito di maggioranza: il Pd che su salari, tasse e altri balzelli a carico della famiglia non ha mai alzato la voce, anzi ha sempre assecondato la maggioranza. "Visto che il Governo Prodi - continuano Granocchia de Della Vecchia - ha posto al centro dell’azione politica la questione dei salari, ci domandiamo a questo punto se tale questione salariale sia anche tra i principali interessi del partito Democratico di Perugia, che dovrebbe essere sensibile al disagio ed alle difficoltà economiche di cui i perugini, sia lavoratori che pensionati, sono sempre più vittime. Per fare un esempio, i pensionati della Perugina, che nel 2000 percepivano una pensione abbastanza alta, pari a 1.700.000 lire, oggi prendono 890 euro e si trovano, quindi, a dover sopravvivere al di sotto della soglia di povertà. Se lo è, chiediamo che l’amministrazione comunale di Perugia intervenga immediatamente sulla questione all’interno della definizione del prossimo bilancio di previsione con le seguenti due proposte: l’aumento della fascia di esenzione dall’addizionale IRPEF (no tax area) l’abbassamento dell’ICI sulla prima casa" Tali provvedimenti non solo andrebbero a favorire i lavoratori e le famiglie con i redditi più bassi, ma andrebbero a vantaggio di tutti e sosterrebbero una ripresa dei consumi e dell’economia locale. Le proposte in questione sono forti e fondate e, soprattutto, non possono essere respinte con la scusante che non avrebbero una copertura economica, perché la disponibilità finanziaria per attuarle c’è, soprattutto dopo il pesante aumento dell’addizionale IRPEF dell’anno scorso, che è andato di fatto a colpire, in proporzione, soprattutto i redditi più bassi. L'attacco finale è dedicato a Guasticchi:"Se infatti l’Amministrazione Comunale rifiutasse tali proposte opponendo una giustificazione simile, significherebbe che qualcuno al suo interno non sa proprio fare i conti, a cominciare all’assessore al Bilancio Guasticchi. E’ necessario che sulle nostre proposte si apra un confronto immediato con l’amministrazione comunale e con le forse politiche. Restiamo in attesa di una risposta da parte loro". Condividi