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Prima di passare agli affari gli azionisti della ThyssenKrupp, riuniti a Bochum, città nell’ovest della Germania, per la loro assemblea annuale, hanno dedicato un minuto di silenzio per la morte dei sette operai di Torino. Questo grave episodio non poteva certo passare sotto silenzio visto che, come la stessa azienda ha sottolineato in una nota consegnata alla stampa poco prima dell’inizio dei lavori, l’incidente mortale avvenuto allo stabilimento torinese della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni “è il più grave” avvenuto a livello mondiale nel gruppo negli ultimi tre anni. L’azienda non rinuncia comunque a presentarsi con le carte in regola in tema di sicurezza e nello stesso documento si sostiene anche che “La frequenza di infortuni è calata costantemente dopo la fusione tra la Thyssen e la Krupp” ed “Hanno contribuito a questo sviluppo tutti i segmenti”. In particolare, la ThyssenKrupp mette in rilievo che nell'esercizio 2006/2007 (al settembre scorso) “il tasso di infortuni nelle imprese tedesche del gruppo è sceso a 11,3 infortuni per ogni milione di ore di lavor”' contro una media tedesca di 17,5 infortuni per ogni milione di ore di lavoro. ' “Nonostante il calo del tasso di infortuni, si verificano però sempre incidenti gravi o mortali sul lavoro – è costretta ad ammettere -. In questo esercizio e nei due ultimi esercizi si sono verificati in totale a livello mondiale 21 infortuni mortali sul lavoro, di cui quello di Torino con sette operai deceduti è il più grave. Nello stesso periodo, sei collaboratori hanno perso la vita a causa di infortuni in itinere”. Condividi