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di Isabella Rossi Con l’udienza di ieri salgono a tre le signore Spaccino che hanno contattato un avvocato per avviare una pratica di separazione. Oltre a Barbara Cicioni, per il cui omicidio è sotto processo il marito, Roberto Spaccino, anche Claudia Argentini, moglie del fratello maggiore Stefano e Pamela moglie del nipote di Roberto, Michele Spaccino, si sono rivolte almeno una volta ad avvocati per mettere fine ad un menage familiare insostenibile. Claudia per separarsi da suo marito aveva contattato l’avvocato Sonia Scaleggi, come ha confermato lei stessa durante la sua deposizione. Circostanza minimizzata in aula da Stefano che, nell’ultima udienza di dicembre, ha definito l’avvocato un’amica di famiglia, alla quale in sostanza ci si potevano rivolgere entrambi. Affermazioni già smentite dalla stessa Scaleggi, che ricevette a gennaio del 2007 incarico di avviare la pratica di separazione esclusivamente da Claudia Argentini. In quell’occasione venne menzionato un tradimento di Stefano, per accertarsi del quale Claudia aveva richiesto a Barbara di accompagnarla. Ma la donna con cui sua moglie e sua cognata l’avevano trovato era, secondo le dichiarazioni rese dal marito in udienza, semplicemente un’amica. La Scaleggi venne contatta in un altro frangente. Claudia era chiusa in una stanza mentre il marito fuori la minacciava. L’avvocato le consigliò di chiamare i carabinieri ma la signora le rispose che aveva già informato i parenti. Il fatto risale al periodo che va dal gennaio 2007 al maggio 2007, quando ancora non si era verificato l’omicidio di Barbara. L’avvocato Scaleggi verrà sentita in una delle prossime udienze di gennaio. Condividi