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PERUGIA - Il presidente della Provincia, Giulio Cozzari, nella conferenza stampa di fine anno ed a pochi mesi dalle prossime elezioni amministrative, ha tracciato oggi un bilancio non solo del 2008, che ha definito ''anno orribile'', ma delle due legislature durante le quali ha ricoperto questo incarico. Un bilancio - ha detto - ''con luci ed ombre''. La sua e' stata una relazione appassionata, durante la quale ha difeso il ruolo istituzionale delle Province, ancora una volta messo in discussione da ''tanta demagogia ridicola'' ed ha duramente criticato l' elezione diretta di sindaci e presidenti che ha svuotato di poteri i consigli producendo ''guasti immani per la democrazia''. Il ''protagonismo politico'' prodotto da questa ''americanizzazione della politica''e dalla ''suggestione dell' era bipartitica'' - ha proseguito Cozzari - ha reso difficile alla Provincia di Perugia di svolgere il suo ruolo di ente di raccordo e di collegamento con il territorio che e' stato ''il problema politico piu' grosso''.''Forti personalita' rappresentative del territorio - ha detto - sono state di ostacolo ed hanno offerto scarsissime collaborazioni disconoscendo il ruolo di questo ente''. Rispondendo alle domande dei giornalisti sui responsabili di questa mancata collaborazione il presidente ha detto che la sinergia con i comuni piu' piccoli e' stata ''felicissima'' e che i rapporti sono stati invece ''difficili'' con quelli piu' grandi. Ha definito inoltre una ''esperienza durissima'' quella affrontata con la vicenda della inchiesta della magistratura sugli appalti e per la quale sono state adottate le opportune misure per ''correre ai ripari''. Resta - ha detto - il ''problema politico'' ed e' la ''maggioranza che deve indicare una strada nuova''. Cozzari ha denunciato acon forza l' ''egoismo ed il carrierismo politico'' ed ha esortato a cercare le ''condizioni per una rivoluzione culturale'', auspicando ''un nuovo ciclo della politica in Umbria''. Condividi