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PERUGIA - “Un consorzio regionale per attutire le conseguenze della crisi” a proporlo il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Angelo Manzotti. “L’attuale fase nella quale verte il settore agro-alimentare potrebbe trovare sollievo nell’attivazione di un tavolo istituzionale finalizzato alla realizzazione di un consorzio agrario regionale, superando gli attuali ed esistenti campanilismi”. La Fai Cisl chiede un confronto con i soggetti interessati, quali i due commissari dei consorzi di Terni e Perugia e l’assessore regionale all’agricoltura Carlo Liviantoni. “A Terni –ha spiegato Manzotti- siamo fortemente preoccupati sul futuro del consorzio e dei livelli occupazionali dovuti a una scarsa attività che potrebbe avere conseguenze gravi sia per quello che riguarda la vita del consorzio stesso che per le garanzie del personale occupato. La Fai Cisl –ha poi aggiunto il segretario- non condivide l’attività del consorzio che privilegia aziende private: un consorzio, infatti, deve privilegiare la politica dello sviluppo del settore calmierando i prezzi, cercando di dare risposte positive e concrete agli agricoltori. Inoltre, la Fai Cisl contesta eventuali progetti che vadano a creare sinergie con strutture consortili al di fuori del confine regionale: questa opzione indebolirebbe il ruolo che hanno sempre svolto i consorzi agrari andando a colpire negativamente la base associativa”. Il fine ultimo della proposta della Fai Cisl deve essere quello di intensificare l’attività dei consorzi attuando sempre più una politica incisiva nei confronti degli operatori del settore e del personale occupato attraverso un’attività regionale omogenea. Condividi