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PERUGIA – Prosegue a Villa Fidelia di Spello la prima mostra di “JACOPO GIOVIN PITTORE”, inaugurata di recente alla presenza di Vittorio Sgarbi. Proprio la giovane età del diciannovenne Jacopo Scassellati ha spinto Sgarbi a dissertare, rispetto all’evento, su ‘arte e tempo’, a cogliere il nesso fra giovinezza e arte e ad accostare lo stesso Jacopo a Parmigianino e Raffaello che da molto giovani compiono la loro escursione artistica. “Un ragazzo di talento che ha il ritmo di un tempo che non c’è più. E’ cosa anomala”. E’ il commento di Sgarbi il quale ha sottolineato come le opere di Jacopo contengano una sorta di varietà e discontinuità, versatilità e curiosità, guardino a Picasso in chiave moderna, guardino a De Chirico,con segnali da Guernica. “Jacopo è – come osserva il critico d’arte Paolo Nardon – un talento precoce, con una conoscenza senza mediazioni delle tecniche e delle modalità del dipingere e dello scolpire e con un coinvolgimento emotivo che riguarda l’arte e la vita. Il suo lavoro è ancora venato da una sorta d’ingenuità. Le sue opere, di primo acchitto, potrebbero risultare frutto di una rivisitazione di alcune forme storicizzate dell’arte, come ad esempio il cubismo. Un punto di partenza, questo della revisione delle forme cubiste, per la sua personale rielaborazione con variazioni al tema. Le sue fonti di ispirazione sono sottoposte a delle revisioni personali di indubbia forza, animate da una sorta di schietta espressività dove i punti di contatto tendono a scollarsi e ad allentarsi dalla banale resa formale per giungere su un terreno dove sono più degne di nota le differenze dai modelli piuttosto che le affinità con esse. Nella sua ricerca, Jacopo si è misurato con stili differenti: oltre al cubismo, alcune opere sembrano echeggiare quelle di De Chirico, in un gioco di implicazioni stilistiche e simboliche rare in un artista di quell’età”. “Questa mostra – sono le parole dell’Assessore alla Cultura Pier Luigi Neri - ha l’ambizione di far conoscere un giovanissimo pennello che ricorda i nostri artisti umbri del Rinascimento con la differenza che oggi non ci sono più le botteghe e i grandi Maestri in grado di guidare e allevare i talenti precoci. Né questo ruolo potrebbe mai essere rivestito da un’Istituzione come la Provincia di Perugia che può però offrire luoghi e risorse per mettere a disposizione di tutti la conoscenza delle opere di Jacopo. Questo consolidato mecenatismo istituzionale nei confronti della giovane arte è di per sé un valore artistico e culturale indipendentemente dal fatto che Jacopo abbia o meno successo nella sua vita futura”. La mostra resterà a disposizione del pubblico fino al 31 gennaio 2009. Orari: 11.00 – 13.00 e 15.00 – 19.30. Aperto anche giorni festivi Condividi