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PERUGIA, 29 DIC - Il 96 per cento degli utenti del Minimetro' tra quelli oggetto di una ricerca svolta dall'istituto Piepoli sono soddisfatti del servizio. L'indagine - e' detto in un comunicato dell'azienda perugina - e' stata svolta nel mese di novembre attraverso 900 interviste. L'area della soddisfazione riguarda in particolare frequenza delle vetture, facilita' della salita e della discesa da essa e pulizia interna, accessibilita' alle banchine, comfort, sicurezza e affidabilita' del mezzo, reperibilita' dei titoli di viaggio e corretto funzionamento delle obliteratrici. L'indagine ha altresi' rilevato la necessita' di alcuni miglioramenti per quanto attiene la coincidenza con altri mezzi di trasporto, una revisione dell'orario di chiusura del servizio ed, in generale, una maggiore integrazione della rete trasportistica locale. Dalla ricerca e' inoltre emerso un profilo dell'utente Minimetro': 44% uomini e 56% donne; il 70% con eta' tra 15 e 45 anni, il 24% con 45-65 anni, il 6% oltre i 65 anni. L'88% degli utilizzatori e' di nazionalita' italiana (per lo piu' lavoratori 50% e studenti 33%). Aumenta, rispetto alla precedente rilevazione, la percentuale degli utenti abituali (58%) che raggiungono le stazioni del Minimetro' prevalentemente con mezzo privato o a piedi. Le stazioni maggiormente utilizzate sono Pian di Massiano, Pincetto e Fontivegge. Per quanto riguarda, infine, l'opera nei suoi aspetti piu' generali, il 56% dichiara che la realizzazione del Minimetro' ha comportato un miglioramento della viabilita' ed il 60% che l'opera e' stata realizzata con attenzione all'ambiente e si integra nel paesaggio della citta' di Perugia. Che la soddisfazione sia elevata fra chi fa uso quotidiano del minimetrò è però cosa scontata, per cui sarebbe assai più interessante misurare il gradimento che al riguardo manifestano più in generale tutti i perugini, compresi cioè quanti, per le più diverse ragioni, non lo utilizzano affatto, o perché residenti in zone del territorio comunale non interessate dal nuovo servizio, oppure perché continuano ad utilizzare altre modalità di trasporto, sia individuale che collettivo. Condividi