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Il primo impegno è quello di sostenere le famiglie, le madri, le mogli e soprattutto i figli; il secondo è garantire l’occupazione a tutti i lavoratori della Thyssenkrupp di Torino e di dare loro una garanzia di continuatà retributiva fino al reimpiego. Così, il ministro del lavoro, Cesare Damiano, intervistato questa mattina da Unomattina, che ha poi aggiunto che governo non intende “spegnere i riflettori” sulla “grave tragedia” che ha colpito lo stabilimento di Torino della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni. Il ministro ha quindi ricordato di aver fatto presente all’azienda, durante l'incontro tenuto ieri al ministero del Lavoro con una delegazione della società, il suo “punto di vista critico, riguardo al ritardo dell'azienda nel reagire a questo grave evento”. Riferendosi poi al dossier segreto circolato nei giorni scorsi sulla situazione dello stabilimento di Torino, Damiano ha ribadito un giudizio sul documento “estremamente negativo”, ricordando che “la stessa azienda, la direzione centrale, ha dichiarato ieri di non riconoscersi in quel documento e di prendere le distanze da quel documento”. Nel dossier, ha aggiunto, “per quanto riguarda i giudizi sul ministro del Lavoro, c'è una cosa di cui io sono orgoglioso: sì, io sono dalla parte dei lavoratori, anche se non sono ovviamente ostile alle ragioni dell'impresa”. Noi, ha concluso il ministro, “siamo di fronte a una tragedia, a una vera strage del lavoro, la più grande da molti decenni a questa parte, che riguarda sette persone, sette vite umane, che ha segnato profondamente la città di Torino, quei lavoratori e la comunità, che va trattata quindi con altrettanta sensibilità. Cosa che inizialmente non è avvenuta”. Condividi