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PERUGIA – Un viaggio nella regione alla ricerca dei prodotti tipici e della gastronomia umbra, declinati nel paesaggio di borghi, campagne e paesaggi, fra la tradizione della cucina rurale e l’avanguardia proposta dai nuovi chef: questo il senso di “Sapore di Umbria”, un programma prodotto da “Gambero Rosso Channel” in collaborazione con la Regione Umbria, che, divisa in due parti che andranno in onda di seguito sabato 27 dicembre su “Gambero Rosso Channel” (Canale 410 di “Sky”), con inizio alle 14.10, presenta una serie di prodotti tipici di eccellenza dell’agroalimentare umbro, “contestualizzati” nei loro luoghi di provenienza e cucinati sia da cuoche popolari che da “chef” stellati. Regione piccola – questo il “messaggio” di “Sapore di Umbria” -, l’Umbria punta sulla qualità dei suoi prodotti tipici, investendo sulla certificazione di prodotti e di aree territoriali, che costituiscono il “valore aggiunto” delle sue produzioni. Nella prima parte del programma, lo “chef” Marco Bistarelli presenta “Umbria Golosa” (un’associazione che mira alla valorizzazione del prodotto tipico attraverso l’alta cucina, cui aderiscono, oltre a Bistarelli, altri cinque “chef” umbri, Marco Gubbiotti, Paolo Trippini, Maria Luisa Scolastra, Andrea Rosati e Renato Ialenti) ed esegue, dopo una ricerca dell’ingrediente prìncipe nei boschi intorno a Citerna, due piatti classici della tradizione umbra, le uova e le tagliatelle al tartufo. Avelio Burini illustra da Torgiano le “Strade del Vino” (di cui è presidente regionale), Saverio Bianconi a Citerna parla del “Museo del Tartufo” e Paolo Trippini, da Civitella del Lago, mostra come l’olio umbro possa valorizzare il suo piccione ripieno di castagne. Giancarlo Rustici, dal suo allevamento di Assisi, si sofferma sui vantaggi del “maiale ibrido”, allevato in libertà. Nella seconda parte, Rita Boini, referente della Comunità Montana dei Forni Collettivi del territorio di Collazzone, mostra come il recupero degli antichi forni medievali a Casalalta, Assignano, Piè di Colle, Gaglietole e Collazzone abbia riportato le famiglie del luogo ad utilizzarli per le necessità di casa, cuocendo pane e pizze squisite. Dei prodotti e della cucina della Valnerina parla a Norcia Vincenzo Bianconi, delle meraviglie dell’orto Salvatore Denaro di Foligno, della cipolla di Cannara (con l’esecuzione della classica “cipollata”) il Presidente della Pro Loco Plinio Paoli, del “sedano nero” di Trevi Annibale Bartolomei, presidente del “Presidio Slow Food” (con l’esecuzione della ricetta del sedano nero farcito in parmigiana). L’agricoltore Flavio Orsini presenta la “fagiolina del lago” del Trasimeno, cucinata in diversi modi, mostrando come pesca e agricoltura si siano intrecciati per secoli, dando vita ad una inimitabile gastronomia. Condividi