cavicchioli.jpg
TERNI – Sono state presentate stamattina le iniziative della Provincia di Terni a sostegno dello sviluppo delle imprese, del sistema economico locale e della sua competitività, focalizzando l’attenzione sulle risorse per il sostegno alla liquidità delle aziende attraverso il fondo riservato alle cooperative di garanzia artigiane, su quelle per lo start-up dedicato all’imprenditoria giovanile e sulle politiche per l’internazionalizzazione delle aziende del territorio. Erano presenti il Presidente della Provincia Andrea Cavicchioli e l’Assessore allo Sviluppo Carlo Ottone. Il sostegno agli investimenti nel settore delle Pmi artigiane è stato garantito attraverso l’attuazione della Legge regionale 5/90 finalizzata a fornire garanzie finanziarie per l’accesso al credito agevolato da parte delle imprese artigiane con il supporto delle cooperative Fidi delle rispettive associazioni di categoria. Nel corso del mandato l’Amministrazione provinciale ha consentito, tramite le disponibilità della legge 5 rivolta alle cooperative di garanzia, la movimentazione di risorse a sostegno delle imprese per circa 110 milioni di euro, erogati dalle banche attraverso strumenti di agevolazione finanziaria concordati con le cooperative ed in grado di promuovere lo sviluppo e la crescita del settore. Dal 2004 ad oggi le imprese artigiane che hanno fatto ricorso al credito agevolato sono state oltre 3.000, per una media annua di poco più di 600 attività economiche. “Tali risorse – hanno detto Cavicchioli e Ottone - nonostante un quadro nazionale di riferimento difficoltoso, dato dalle note situazioni di crisi, hanno consentito al sistema locale di mantenere un valore positivo del Pil locale attestatosi, come dimostrano dati statistici oggettivi, negli ultimi anni al di sopra della media nazionale”. Per quanto concerne invece l’imprenditoria giovanile, attraverso la gestione della legge regionale 12/90, negli ultimi anni sono stati prodotti investimenti per oltre 5 milioni di euro, di cui circa 3 milioni erogati dalla Provincia. I finanziamenti hanno interessato complessivamente 100 attività, di cui 60 nel Ternano, 24 nell’Orvietano e 16 nel Narnese-Amerino, dando vita a 37 attività artigianali, 25 nei servizi, 24 nel commercio, 12 nell’industria e 2 nel turismo con un totale di 270 nuovi posti di lavoro. Nel settore dell’internazionalizzazione delle imprese si è recentemente costituito un tavolo di coordinamento composto da Provincia, Camera di Commercio, Ice (Istituto del commercio estero) e le associazioni di categoria con l’obiettivo di garantire una governance capace di riqualificare la competitività del sistema del territorio offrendo la concreta possibilità di delocalizzazione degli investimenti sui mercati esteri rafforzando nel contempo le realtà produttive sul territorio per aumentarne competitività e capacità di interazione a livello internazionale. Le iniziative di internazionalizzazione rivolte alle singole imprese e ai consorzi già presenti sul territorio sono finalizzate alla ulteriore qualificazione e crescita delle imprese per rafforzare il sistema. Ad integrazione delle politiche di settore che prevedono già un fondo per la promo-commercializzazione dei prodotti aziendali, la Provincia si è attivata nei confronti della società pubblica Simest (Società italiana per le imprese all’estero) e del Sace (istituto assicurativo per il commercio estero) per avviare un confronto a livello nazionale finalizzato a potenziare le politiche di investimento all’estero delle nostre aziende. La Provincia di Terni è inoltre impegnata ad implementare le attività a sostegno dello sviluppo considerando anche il quadro di difficoltà derivante dalla crisi economica generale e dalla recessione che sta colpendo il sistema internazionale e di cui risente ovviamente anche il territorio ternano. Sotto questo profilo Cavicchioli e Ottone hanno annunciato un’azione coordinata verso gli istituti di credito, per garantire la disponibilità necessaria ai nuovi investimenti nel settore produttivo, e l’inserimento nel prossimo bilancio 2009 di misure idonee ad incentivare ulteriormente le risorse dedicate ai fondi per le cooperative Fidi che saranno anche destinate a quelle realtà attualmente non coperte dalla legge 5. Contestualmente Presidente e Assessore hanno informato di essersi attivati nei confronti della Regione per una modifica delle leggi regionali 5 e 12 che tenga conto delle dinamiche operative, delle effettive necessità delle aziende e degli imprenditori e di quei settori dove gli investimenti prefigurano le maggiori prospettive di risultati positivi. “Per quanto riguarda il 2009 – hanno detto - la gestione della due leggi consentirà di proseguire una politica efficace per dare un impulso concreto allo sviluppo di settori che meritano attenzione”. Condividi