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PERUGIA - Seduta estremamente concreta quella del Consiglio regionale di oggi che si è conclusa con l'approvazione di tre importanti atti: la legge regionale che istituisce la Fondazione Umbria Jazz; la trasformazione in Consorzio della scuola Umbra di Amministrazione pubblica; la modifica della legge sulla polizia locale. Andando pe ordine, riguardo al primo argomento (18 i voti favorevoli e 5 le astensioni del centrodestra), il relatore di naggioranza, Eros Brega (Pd), ha spiegato che “Si tratta di un atto attraverso il quale la Regione istituisce la Fondazione di partecipazione Umbria Jazz, con l'obiettivo di conferire una maggiore solidità alla struttura (rendendola al tempo stesso più agile), di promuovere e sostenere l’evento nell’ambito della promozione turistica, culturale e di valorizzazione dell’immagine dell’Umbria in Italia e all’estero. La Fondazione ha lo scopo di assicurare la continuità di Umbria Jazz attraverso la realizzazione di tutte le iniziative necessarie per lo sviluppo e la sua diffusione, provvedendo al reperimento dei mezzi finanziari e favorendo il coinvolgimento e la partecipazione di soggetti ed enti pubblici e privati”. Nel testo, dopo i lavori della Commissione, è previsto che il Consiglio regionale designi due componenti effettivi del Collegio dei revisori, di cui uno con funzioni di presidente. Inoltre, ogni anno la Fondazione dovrà presentare alla Giunta regionale, entro il mese di gennaio, una relazione sulle attività svolte nell’anno precedente, e la Giunta regionale, annualmente, la trasmette al Consiglio. Da parte sua la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, spiegando che “il senso dell’atto che riforma la legge costitutiva della Fondazione risponde all’esigenza di dare ordine alla gestione dell’evento con una struttura unica, di cui la Regione detenga la maggioranza. Perciò la Giunta – ha concluso – condivide le proposte della Commissione”. Sulla costituzione del Consorzio per la Scuola di Amministrazione pubblica di Villa Umbra, che è passato con 17 voti favorevoli della maggioranza, lo schieramento di centrodestra ha invece espresso 4 voti contrari. In quedsto caso il provvedimento è stato illustrato, in qualità di relatore di maggioranza, dal consigliere Paolo Baiardini (Pd), secondo il quale “il decreto Bersani ha imposto alle società partecipate da enti pubblici di operare soltanto 'in house', cioè soltanto a favore dei soci pubblici e non sul mercato. Dovranno essere quindi internalizzate tutte le funzioni svolte dalla Scuola di Villa Umbra. Il consorzio pubblico che viene creato sarà un ente strumentale degli enti consorziati ed avrà il compiuto di occuparsi della formazione del personale degli enti pubblici. Per indirizzare l'attività verso progetti ad alto valore formativo che valorizzino il personale delle amministrazioni pubbliche, è prevista la creazione di un comitato scientifico. Il Consorzio svolgerà attività di promozione, ricerca, sviluppo sperimentazione, trasferimento e divulgazione delle innovazioni organizzative e gestionali finalizzate all'ammodernamento delle amministrazioni pubbliche, al miglioramento della qualità dei servizi resi ai cittadini, alla semplificazione e tempestività dell'azione amministrativa; promozione di rapporti con strutture analoghe a livello nazionale e internazionale, per la diffusione delle buone pratiche; formazione continua dei dipendenti pubblici a tutti i livelli di qualifica, compresa la dirigenza; rilevazione dei fabbisogni formativi e supporto nella predisposizione dei programmi di formazione nonché nella definizione di specifici interventi formativi; formazione e aggiornamento dei componenti degli organi di indirizzo politico ed amministrativo; progettazione e realizzazione di attività di formazione e innovazione inserite nei programmi nazionali, comunitari e internazionali; promozione di attività. editoriali e di pubblicazione periodica” . Infine, la modifica all'art. 3 della legge sulla polizia locale che consentirà la nomina dei componenti del Comitato tecnico consultivo. Il testo, elaborato dal consigliere del Partito democratico, Fabrizio Bracco che ha relazionato in Aula anche a nome del relatore di minoranza Fiammetta Modena (FI-Pdl), prevede che il Comitato venga costituito con decreto del presidente della Giunta e rimanga in carica per due anni. Ne faranno parte: un dirigente della struttura regionale competente in materia di polizia locale (con funzioni di presidente); i 2 comandanti dei corpi di polizia municipale di Perugia e Terni; i 2 comandanti dei corpi di Polizia provinciale di Perugia e Terni, 6 rappresentanti dei corpi di polizia locale; due esperti con qualificata ompetenza in materie connessealle attività di polizia locale. I sei rappresentanti dei corpi di polizia locale e i due esperti saranno nominati dall’Assemblea regionale. Il Comitato si riunirà almeno due volte l'anno e su richiesta della Giunta o del Consiglio. Ai componenti del Comitato spetterà, per ogni giornata di seduta, il rimborso delle sole spese di viaggio, nella misura prevista per i dipendenti regionali a livello dirigenziale". La modifica dell’articolo 3 della legge “1/2005” si è reso necessario, come ha spiegato Bracco per “semplificare i meccanismi di nomina consiliare del Comitato tecnico consultivo”. Condividi