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PERUGIA – Far emergere il talento dei giovani artisti. E’ questo lo scopo del concorso “Accademie. L’artista nel suo farsi”, iniziativa organizzate nell'ambito della XXV Biennale di Scultura e promossa dalla Provincia di Perugia e dal Comune di Gubbio. Ad essere premiati dalla commissione (composta da: Diego Galizzi, delegato dall'Assessore alla Cultura del Comune di Gubbio, Marina Matteucci, delegata dall'Assessore alle Attività Culturali della Provincia di Perugia, Fabrizio Fabbroni, Direttore dell'Accademia dì Belle Arti "P. Vannucci" di Perugia, e Giorgio Bonomi, Direttore della Biennale di Gubbio), sono stati: Alidiana Terrasi dell’Accademia di Belle Arti di Perugia con l’opera “Umanità del sacro” (La morte della Vergine) e Antonella Brazzarola dell’Accademia di Belle Arti di Verona con l’opera “Valigia”. Ad entrambi è stato consegnato un premio-acquisto del valore complessivo di 2.500 euro. Per quanto riguarda Alidiana Terrasi la giuria ha motivato la scelta spiegando che "Il premio viene aggiudicato per la perizia tecnica e la capacità di rivisitare la grande scultura barocca utilizzando materiali difficili come la cera e la paraffina. La giovane artista dimostra di saper rivivere con un sentire contemporaneo la dolorosa umanità del sacro, sia nelle fattezza drammatiche del volto della Vergine sia in quelle parti compositive dove la materia esprime crudezza e disfacimento. ". Sull’opera di Antonella Brazzarola i giurati hanno commentato: "Per la capacità di ricollegarsi alle correnti più avanzate della ricerca artistica contemporanea. La giovane artista, utilizzando materiali poveri e "trovati", riesce ad esprimere le problematiche sociali più attuali: la valigia evoca il relitto di un viaggio, di un passaggio, di un 'esistenza”. Per il premio Aldo Ajò primo Damiano Tusillaggine con l’opera “Fuga”, secondo Mirco Bravi e terzo Nicola Renzi. Con una menzione speciale sono stati premiati i lavori di Daniela Biffero, Silvia Mornati, Sara Dario e Laura Scopa. Alla XXV Biennale di Scultura di Gubbio hanno partecipato molte accademie italiane (18 le opere provenienti da altre accademie e 9 i giovani partecipanti). Dopo la premiazione è stato presentato il Catalogo della mostra di Paolo Icaro ‘Le pietre di marmo’. “Rendiamo omaggio a questo grande artista che nelle sue opere ha voluto ridare dignità di pietra al marmo – ha dichiarato Giorgio Bonomi (nella foto), Direttore della Biennale di Gubbio – Icaro è l’artista delle leggerezza che riesce a far sembrare queste pietre batuffoli di ovatta”. Condividi