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BRASILIA – “Non è che l’inizio”, aveva dichiarato nel settembre 2007 l’ambasciatore d’Italia in Brasile Michele Valensise, ospitando per la prima volta in assoluto, presso il teatro dell’ambasciata a Brasilia, un concerto jazz, in un luogo abituato – parole dell’ambasciatore – ad accogliere sonate, sinfonie e quartetti per archi. Allora era stata “Umbria Jazz”, in tour promozionale nel quadro del progetto di cooperazione internazionale dell’Umbria e di quattro altre regioni italiane con il Brasile, a far ricevere all’ambasciata il “battesimo” del jazz con il pianoforte di Danilo Rea, il contrabbasso di Enzo Pietrostefani e la batteria di Fabrizio Sferra. Ed è stata ancora una volta “Umbria Jazz” ad entusiasmare ieri sera a Brasilia le oltre quattrocento persone convenute nell’ambasciata italiana per ascoltare il Quintetto di Enrico Rava, formato, oltre che dal famoso trombettista, dal pianista folignate Giovanni Guidi, da Fabio Negri (clarino e sax), dal contrabbasso Pietro Leverato e, per una singolare coincidenza in odore di predestinazione, dal batterista Fabrizio Sferra, ora nel gruppo di Rava, ad un paio di mesi dallo scioglimento della storica formazione “Doctor 3”, che per 11 anni aveva legato Rea, Pietrostefani e lo stesso Sferra. L’accordo di cooperazione internazionale che Umbria, Toscana, Marche, Emilia Romagna e Liguria hanno firmato con il Governo Federativo del Brasile (e che proprio all’inizio di questa settimana è stato rifinanziato dal Ministero degli Esteri Italiano) si chiama ora “Brasile Pròximo”, Brasile vicino, ma il potere di suggestione di “Umbria Jazz” nella tiepida notte d’inizio estate a Brasilia non è cambiato: e se di “assaggio” si è trattato, è stato un assaggio vero, di un ricordo ed un’anticipazione dell’“Umbria Jazz” estiva, che ha fatto assaporare ai presenti (grazie all’evento patrocinato dalla “Cassa Economica Federale del Brasile) un po’ del clima e dell’aura della manifestazione, quando Perugia e l’Umbria, in luglio, vivono per una settimana all’insegna del jazz. “Siamo felici – ha detto ieri l’ambasciatore italiano Michele Valensise – di ospitare questo concerto, e del fatto che proseguano gli importanti rapporti di collaborazione fra Italia e Brasile su progetti comuni di sviluppo, in un momento in cui, nonostante la crisi, il Brasile dimostra un grande dinamismo ed una grande capacità di proposta nell’economia e nello sviluppo sostenibile”. Condividi