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CORCIANO - Da sabato 20 dicembre a giovedì 11 gennaio, l’antico borgo di Corciano diventa, come di consuetudine, un suggestivo presepe che realizzato con statue a misura d’uomo, non smette mai di stupire, regalando ai visitatori una full immersion nell’atmosfera natalizia che incanta. Il presepe è affiancato, come ormai da alcuni anni, da una mostra a tema che quest’anno viene dedicata al racconto della Nascita del Presepio di carta attraverso tre secoli. “Accanto a questi due grandi eventi – ha annunciato questa mattina, durante una conferenza stampa svoltasi in Sala Fiume, a Palazzo Donini, l’assessore alla Cultura Violetta Capezzali – una serie di eventi collaterali che vanno dalla mostra mercato all’enogastronomia, con degustazione di prodotti tipici. I Laboratori destinati ai bambini e agli adulti andranno dall’oggettistica alla culinaria. Come di consueto, ogni anno una novità, rappresentata in questa edizione dal laboratorio di dolci e di cucina salata”. Un accenno, infine, al concerto inaugurale Soul Christmas, nella chiesa parrocchiale lunedì 5 gennaio. La kermesse di musica gospel quest’anno presenta un’ensemble formato da sette voci provenienti da New Orleans. L’ingresso è gratuito. Prima di passare la parola alla curatrice della mostra dei presepi di carta, Antonella Parlani, l’assessore Capezzali ha sottolineato lo spirito di queste mostre, “che vogliono aprire una finestra su altre tradizioni e altre culture, rappresentando “un segnale di arricchimento del patrimonio storico, artistico e gastronomico”, come è accaduto lo scorso anno, in occasione della mostra dei presepi di corallo, rispetto alla Campania e alla Sicilia. Sui 300 presepi che costituiscono la mostra dedicata al racconto della Nascita nel Presepio di carta dal XVIII al XX secolo si è soffermata la curatrice, Antonella Parlani. “Dopo la mostra dei presepi di corallo, destinati ad ambienti aulici, ricchi; ecco i presepi di carta”, ha detto, chiamati anche i presepi dei poveri, che, però, ha sottolineato, “non sono per questo meno importanti e preziosi, considerato il materiale deperibile con cui sono stati realizzati”. La Parlani ha infatti raccontato della difficoltà trovata ad avere in prestito per la mostra questi presepi: gelosissimi collezionisti se ne privano con difficoltà e dietro garanzia di sofisticati sistemi anti umidità e di sicurezza. La mostra è suddivisa in tre parti: la prima, con i presepi più antichi, viene allestita nella chiesa- museo San Francesco; la seconda, costituita dai pezzi provenienti dall’estero, soprattutto dalla Germania (dove nel Seicento ebbero origine) e dalla Cecoslovacchia, al museo Sant’Antonio; la terza, invece, nella Sala Antico Molino, ospiterà la parte moderna, i presepi pubblicitari e quelli realizzati per l’occasione dai ragazzi delle scuole del territorio. Visite guidate sono in programma e nel tour è compreso anche il Museo Diocesano della Pieve del Vescovo, dove si trovano figure di carta inerenti la passione di Gesù. A margine della conferenza stampa l’assessore Capezzali ha ricordato l’imminente inaugurazione del museo archeologico, prevista per il 9 gennaio. Condividi