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PERUGIA - ''Esperienze di cooperazione allo sviluppo in Umbria'' e' stato il tema dell'incontro di oggi, nella Sala dei Notari di Perugia, in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione. Aprendo l'incontro, l'arcivescovo di Perugia, monsignor GiuseppeChiaretti, ha annunciato che l'Arcidiocesi si sta mobilitando per raccogliere un tir pieno di sacchi di farina da destinare alla popolazione georgiana colpita dalla guerra. E' stato poi il professor Fabio Maria Santucci, docente alla facolta' di agraria dell'universita' di Perugia, a proporre un'analisi del problema dell'alimentazione da varie angolature: ''La produzione di cibo spesso non e' localizzata nei luoghi dove c'e' piu' bisogno - ha detto - e cio' provoca eccedenze che inducono ad utilizzare il 70 per cento dei cereali e della soia prodotti nel mondo come mangime per animali, mentre oltre 850 milioni di persone muoiono di fame ogni anno e due miliardi di persone sono sottonutrite o vivono in regime di scarsita' alimentare intermittente (ossia persone che possono permettersi un pasto solo alcuni giorni alla settimana)''. ''Le soluzioni a questo difficile problema ci sarebbero: evitare l'uso del cibo come fonte di biocombustibili a base di etanolo, rispettare l'impegno che il nostro paese si e' preso a donare l'uno per cento del Pil all'aiuto pubblico, favorire il commercio internazionale equo, scongiurare le guerre il piu' possibile, evitare gli sprechi ed infine rispettare il Protocollo di Kyoto, poiche' intaccare l'ambiente significa influire direttamente in modo negativo sulla produzione alimentare''. Condividi