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PERUGIA - ''Piena solidarieta''' a Leonardo Domenici, presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, viene espressa dai sindaci delle principali citta' dell'Umbria in una dichiarazione congiunta in cui evidenziano l'impegno di Domenici ''per tutelare l'immagine e l'onorabilita' delle amministrazioni locali italiane, troppo spesso oggetto di superficiali campagne antipolitiche e sensazionalistiche che, altrettanto spesso, nulla hanno a che vedere con la realta' dei fatti e con le problematiche vere delle comunita' amministrate''. Accanto alla solidarieta' a Domenici (che sabato scorso si era incatenato davanti alla sede del quotidiano La Repubblica, ndr), i sette sindaci umbri (Locchi, Raffaelli, Marini, Brunini, Cecchini, Goracci e Paci) ribadiscono che ''i Comuni costituiscono il cardine principale dello sviluppo italiano, mettono in campo da soli il 60 per cento di tutti gli investimenti pubblici nazionali, sono l'unico comparto dello Stato che nell'ultimo decennio ha continuamente ridotto la sua dipendenza ed ha altrettanto costantemente incrementato la propria autosufficienza di fronte a politiche finanziarie dei diversi Governi sempre piu' restrittive ed in alcuni casi vessatori''. ''Proprio per questo - continua la dichiarazione - i Comuni sono stati autenticamente 'Istituzioni per lo sviluppo' , capaci cioe' di non limitare il proprio ruolo all'ordinaria manutenzione dell'esistente, ma di promuovere con opere di grande portata e con politiche accorte, quella qualita' urbana e sociale delle citta' che fa delle comunita' locali i luoghi in cui vive ancora una politica partecipata e prossima al cittadino, un divario molto minore che ad altri livelli istituzionali tra governanti e governati. Anche per questo i Comuni riescono ad assolvereun ruolo di protezione e di tutela nei confronti degli ultimi, dei ceti piu' disagiati, particolarmente prezioso in questa fase di crisi globale, che non puo' essere certo supplito dalle piccole elargizioni ad personam oggi in voga. E' questo ruolo generale, comunitario e civico dei Comuni, questo ruolo costituzionalmente riconosciuto come cardine dello Stato, ad essere minacciato. Non accetteremo - e' la conclusione dei sette sindaci umbri che questo grande patrimonio venga disperso''. Condividi