calistri2.jpg
Napoleone Bonaparte, quando gli veniva proposta la nomina di un nuovo generale, chiedeva sempre:” ma è fortunato?”. Sicuramente il duo Berlusconi Tremonti non è molto fortunato nel governo del res publica (altra cosa sono gli affari privati). Nel 2001 vinsero le elezioni con annunci da paese di Bengodi, pensando di governare una fase di espansione economica e si trovarono a fare i conti con un rallentamento generale dell’economia internazionale prima e con l’11 settembre poi. Questa volta ci sono andati più cauti ma la sfortuna pare ancora una volta accanirsi su di loro. Ma non è solo sfortuna, ci hanno messo anche del loro. Per far fronte a promesse elettorali hanno dilapidato un patrimonio per salvare Alitalia ed abolire l’ICI, quest’ultima si è rilevata un formidabile ostacolo alla realizzazione del progetto federalista. Poi non contenti hanno deciso misure inutili come quella della detassazione degli straordinari, criticata fortemente dalla CGIL ed ora formalmente ritirata con il decreto anticrisi. Infine, grande novità, hanno deciso con l’approvazione del DPEF ed una serie di provvedimenti (tutti rigorosamente decreti leggi la cui conversione è avvenuta con il ricorso al voto di fiducia tagliando ogni possibilità di confronto parlamentare) di anticipare a luglio l’intera manovra finanziaria per il triennio 2009/2011, prevedendo la riduzione della spesa del 3 per cento l’anno con l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2011. Eppure la crescita bassa era ampiamente prevista, le avvisaglie di una crisi finanziaria internazionale erano corposamente presenti da tempo. Insomma delle due una : o non è affatto vero che fin da giugno il Governo avesse intuito le difficoltà e la gravità della crisi economica che si sta avvicinando e quindi aveva continuato allegramente ad andare avanti senza attrezzarsi a fronteggiare il peggio, o, al contrario, aveva ben presente quale scenario si stava preparando, ma in questo caso a dir poco irresponsabili appaiono gli atti e le scelte operate nei primi mesi di attività. Sfortunati, pazienza, ma anche inetti! Condividi