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Per la Regione Umbria, sullo sfruttamento e sulla riduzione in schiavitù dei minori “NonSiTratta”, come indica chiaramente un progetto, promosso dalla Giunta per fronteggiare questo triste fenomeno, che, con questo titolo, sarà realizzato coinvolgendovi le amministrazioni comunali. Destinatari dell'iniziativa – si spiega in una nota – saranno i minori vittime di reati di sfruttamento, i nuclei familiari di riferimento e le madri in difficoltà con a carico bambini. Il progetto prevede sei azioni: il potenziamento della rete di protezione speciale attraverso iniziative dei Comuni tra i vari soggetti impegnati in programmi di assistenza, la redazione e la diffusione di opuscoli informativi, il supporto abitativo anche attraverso l'individuazione di strutture residenziali, l'accompagnamento psico-sociale e sanitario, la tutela e la consulenza legale. Il costo complessivo del progetto è di 58 mila euro di cui 33 mila di finanziamento nazionale, 25 mila di cofinanziamento ripartito tra la Regione Umbria, che ha proposto il programma di lavoro, e i Comuni di Terni e Perugia. “Il fenomeno dello sfruttamento dei minori - ha detto l'assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara - è significativo anche nella nostra regione. E' quindi indispensabile avere una visione chiara del problema e intervenire”. Dai dati forniti dalla polizia di Stato emerge che nel 2005 in Umbria sono stati denunciati 15 casi di minori utilizzati da adulti per l'accattonaggio (otto le denunce nella Provincia di Terni, sette in quella di Perugia). “'Un dato che appare sottostimato rispetto alla situazione reale”', secondo Stufara, per il quale deve essere perciò “contrastata ogni forma di indifferenza”. Condividi